L’anniversario delle Reliquie di Sant’Agata sul tetto del Museo Diocesano

Ieri sera, la terrazza panoramica del Museo Diocesano di Catania è stata teatro della conclusione dei festeggiamenti per l’898° anniversario del ritorno delle reliquie di Sant’Agata. Questa tradizione, iniziata tre anni fa, si è evoluta da un evento secondario che aveva luogo il 16 agosto nel cortile di Palazzo degli Elefanti, ora in fase di restauro.

“L’Arcivescovo Renna, in via di guarigione e prossimo al ritorno a casa, mi ha esortato a prendere a cuore questo evento, che egli ha fortemente voluto in questa data e luogo. Il 18 agosto, infatti, celebriamo la Dedicazione della Basilica Cattedrale di Catania, giorno in cui la nostra chiesa è stata dedicata al culto divino e a Sant’Agata. Questa serata è quindi un tributo al nostro ‘essere Chiesa’, espressa attraverso la musica, un popolo unito dalla Grazia divina che ci perviene attraverso l’arte”, ha evidenziato monsignor Barbaro Scionti, Parroco della Basilica Cattedrale, presente all’evento moderato da Ruggero Sardo e frequentato da molte personalità di Catania.

Sul palco, il maestro Fabio Raciti ha diretto l’Orchestra da Camera Catanese con eleganza e precisione, offrendo al pubblico un programma ricco di emozioni: dall’Inno Popolare a Sant’Agata di Corsaro e Licciardello, a “Eine Kleine Nachtmusik” di Mozart, fino al “Concerto in Re maggiore” di Vivaldi per liuto e archi, eseguito dai chitarristi Agatino Scuderi e Gloria Pafumi. Un tributo speciale è stato dedicato a Piovani e Morricone con le colonne sonore iconiche di “La vita è bella” e “The Mission”. Il soprano Lusinè Tishinyan ha deliziato l’auditorio con “Il Bacio” di Arditi, mentre il tenore Aurelio Grimaldi ha interpretato con forza il “Nessun Dorma” di Puccini, in memoria del centenario della sua scomparsa. L’evento si è concluso tra gli applausi con brani d’operetta di Franz Lehar e le marce americane “The Liberty Bell” e “Washington Post” di Sousa.