Lite familiare per un parcheggio degenera: anziano denunciato per possesso illegale di armi
Un banale parcheggio conteso tra fratelli ha rischiato di trasformarsi in una furiosa lite familiare a poche ore dal Natale. Solo il tempestivo intervento della Polizia di Stato ha evitato che la situazione degenerasse, riportando la calma tra i protagonisti della vicenda.
Nei giorni scorsi, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Adrano sono intervenuti in tarda serata presso un’abitazione nel centro cittadino, a seguito della segnalazione di una lite in corso. All’arrivo, i poliziotti hanno trovato sette membri della famiglia in uno stato di forte agitazione. Il motivo del conflitto? Un presunto diritto di parcheggio davanti all’abitazione degli anziani genitori.
La discussione è iniziata quando uno dei fratelli ha trovato il parcheggio occupato dall’auto di un altro. Nonostante le ripetute richieste di spostare il veicolo, il fratello “occupante” ha rifiutato, sostenendo di averne diritto. A complicare la situazione, è intervenuto un terzo fratello che ha difeso l’autore del parcheggio, scatenando un’accesa lite verbale. La situazione è rapidamente degenerata, coinvolgendo anche i genitori anziani che, nel tentativo di placare i figli, sono caduti a terra. È stato necessario l’intervento di un’ambulanza, anche se i due anziani hanno rifiutato il trasporto al Pronto Soccorso, dove invece si sono recati in seguito gli altri familiari coinvolti.
Durante la lite, il padre avrebbe minacciato due dei suoi figli, affermando di essere pronto a sparare utilizzando non solo l’arma legalmente detenuta, ma anche “l’altra”, lasciando intendere di avere un’arma non dichiarata. Tale dichiarazione ha spinto i poliziotti ad approfondire la vicenda con una perquisizione domiciliare.
Nella veranda dell’abitazione, nascosta sopra la caldaia e celata da un sasso, gli agenti hanno scoperto una pistola calibro 7,65 con sette munizioni. L’arma, non denunciata, è stata sequestrata insieme alle munizioni. L’anziano padre non ha saputo fornire spiegazioni convincenti sul possesso dell’arma, portando alla sua denuncia, in stato di libertà, per detenzione abusiva di armi e munizioni.
Inoltre, durante le verifiche, gli agenti hanno recuperato anche l’arma legalmente detenuta dall’uomo, sempre calibro 7,65, custodita in una cassaforte con due caricatori e 105 munizioni. Considerata la delicatezza della situazione, anche questa pistola è stata sequestrata in via cautelare.
La vicenda si chiude con il sequestro delle armi e la denuncia dell’anziano, ma resta una triste testimonianza di come un banale dissidio familiare possa sfociare in situazioni potenzialmente pericolose. La presunzione di innocenza dell’indagato rimane valida fino a eventuale condanna definitiva, ma il caso serve da monito sull’importanza di evitare escalation di conflitti familiari, soprattutto in un periodo come il Natale, simbolo di pace e riconciliazione.