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San Michele di Ganzaria, un convegno per sfatare i miti sulla salute dei migranti

Si è svolto a San Michele di Ganzaria il convegno “La salute dei migranti tra mito e realtà”, un’occasione di approfondimento e sensibilizzazione sul tema dell’accesso ai servizi sanitari per le persone migranti. L’evento, ospitato nell’aula consiliare del Comune, ha visto la partecipazione di esperti del settore sanitario, psicologi e rappresentanti delle istituzioni, con l’obiettivo di fornire informazioni corrette e contrastare i falsi miti legati alla salute dei migranti.

L’incontro rientra nell’ambito del Progetto FAMI n. 17 “Il Filo di Arianna”, gestito dalla Cooperativa Opera Prossima in collaborazione con il Consorzio Umana Solidarietà e diversi enti locali, tra cui i Comuni di San Michele di Ganzaria, San Cono e Siracusa. Il progetto, finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2021-2027, si propone di garantire un’assistenza sanitaria equa e inclusiva alle popolazioni migranti.

Paolo Ragusa, coordinatore del progetto, ha sottolineato come “prendersi cura del prossimo e delle persone più vulnerabili sia un valore fondamentale”. Ha evidenziato l’importanza della collaborazione tra enti e istituzioni per garantire pari opportunità di accesso alla sanità, sottolineando l’approccio multidisciplinare adottato dal progetto “Il Filo di Arianna”.

Nel corso del convegno, il dottor Sebastiano Condorelli, direttore dell’U.O.C. di Urologia dell’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela, ha illustrato le più recenti tecniche chirurgiche per il trattamento dell’ipertrofia prostatica, evidenziando come Gela rappresenti un centro di eccellenza in questo ambito.

Il dottor Salvatore Bonfante, direttore dell’U.O.C. Malattie Infettive dell’Ospedale Gravina di Catania, ha affrontato il tema della salute dei migranti, chiarendo che non esiste un rischio maggiore di diffusione di malattie rispetto alla popolazione ospitante. Un aspetto fondamentale per contrastare disinformazione e pregiudizi.

Il professor Luciano Nigro, presidente di LHIVE Diritti e Prevenzione, ha presentato il progetto “Pro-Access”, mirato alla tutela dei diritti delle persone con HIV e all’accesso equo ai servizi sanitari per le fasce più vulnerabili, inclusi i migranti.

Michele Napoli, responsabile della Struttura FAMI 17 di San Michele di Ganzaria, ha ribadito l’importanza di eventi di sensibilizzazione come questo per favorire il dialogo tra la comunità ospitante e i migranti, contribuendo così a una maggiore integrazione.

Un interessante spunto di riflessione è stato offerto dalla mediatrice culturale Manuela Scebba, che ha fatto un parallelismo tra il convegno e il nome del progetto “Il Filo di Arianna”, sottolineando come l’accesso ai servizi sanitari per i migranti rappresenti un percorso di orientamento e supporto, proprio come Arianna tendeva il filo a Teseo per uscire dal labirinto di Minosse.

Anche Rosa Saporito, Alessia Ardente e Nicolò Francesco Paternò hanno dato il loro contributo, affrontando il tema della corretta informazione sanitaria, mentre lo psicologo Salvatore Antonio Buccheri ha analizzato le implicazioni psicologiche del percorso di integrazione dei migranti.

L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto per promuovere un approccio inclusivo alla salute e abbattere i pregiudizi, evidenziando come l’accesso equo ai servizi sanitari sia un diritto fondamentale per tutti.

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Redazione