Il sindaco metropolitano di Catania, Enrico Trantino, intervenendo a “L’Intervista” su Rei Tv, ha ribadito che l’attuale meccanismo elettorale per le Città metropolitane e i Liberi consorzi non garantisce piena rappresentatività democratica. Secondo il primo cittadino, la scelta dei consiglieri provinciali da parte dei soli amministratori locali costituisce un limite per l’elettorato, penalizzando soprattutto i Comuni di piccole dimensioni: il voto ponderato attribuisce infatti a ciascun consigliere comunale di Catania un peso equivalente a quello di decine di colleghi dei centri minori, potenzialmente in grado di determinare in autonomia l’intera composizione del Consiglio metropolitano.
Trantino ha spiegato che, nei primi due anni di mandato, il doppio incarico lo ha costretto a dedicare alla Città metropolitana solo poche ore alla settimana, con inevitabili ritardi nelle risposte ai territori. L’insediamento del nuovo Consiglio – composto da cinque o sei consiglieri delegati – dovrebbe rendere la struttura più reattiva, ma il sindaco ritiene indispensabile un intervento normativo che superi la legge Del Rio e introduca l’elezione diretta degli organi provinciali. Solo così, a suo parere, si potrà colmare il deficit di rappresentanza che penalizza l’elettorato e riequilibrare la voce dei piccoli Comuni all’interno dell’ente.