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Palermo Calcio: i migliori giocatori di sempre

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Sirigu, Barzagli, Kjaer, Pastore e Cavani, sono solo alcuni dei top player che hanno vestito ed onorato la maglia Rosanero del Palermo Calcio. Oggi, nonostante la retrocessione per insolvenze finanziarie, la squadra siciliana continua a difendere la sua storia di miti.

Un piccolo club per top player

La storia del Palermo FC è piuttosto particolare, è la sesta squadra italiana per anzianità tra quelle attive ancora oggi, ed è stata fondata nel 1900. Sicuramente ha conosciuto il suo periodo di massimo splendore negli anni 2000 quando, nel 2004, tornò nella massima serie dopo oltre trent’anni qualificandosi addirittura nella Coppa Uefa. Proprio in questi anni vestiva la maglia Rosanero Luca Toni che, nella stagione del ritorno in serie A, ha segnato 20 gol, prima di passare tra le fila dei viola. Il club negli anni ha captato diversi talenti, tra questi, solo alcuni sono Sirigu, Barzagli, Kjaer, Pastore, Dybala e Cavani. Anche per questo motivo continua ad essere un club parecchio apprezzato, nonostante sia stato retrocesso in serie C a seguito di un illecito amministrativo. Sta disputando un eccellente campionato, secondo solo al Bari nel girone e le scommesse calcio oggi continuano a darla come squadra favorita in quasi tutti i mach. Ma vediamo da vicino chi sono le stelle del calcio che hanno vestito i colori del Palermo (per andare poi via con cessioni da record) e dove giocano oggi.

Salvatore Sirigu

Portiere dell’era Zamparini, arrivato al Palermo dal Venezia nel 2005, appena maggiorenne ma già promettente. Riesce infatti, quasi subito, a conquistare un posto da titolare nella Primavera e già nella stagione successiva esordisce tra i professionisti in un mach di Coppa Italia e poi anche in Coppa Uefa. Viene ceduto in prestito per migliorarsi e nel 2009 rientra a Palermo come secondo ma, in pochi mesi, diventa titolare in prima squadra. Due anni dopo finisce al PSG e con i francesi ha collezionato tantissimi titoli. Oggi, invece, gioca tra i pali del Genoa e difende la porta della nazionale italiana.

Andrea Barzagli

Appena arrivato a Palermo nella stagione 2004-2005 scende in campo come titolare arrivando sesto in campionato con i colori palermitani. Proprio con questi colori riesce anche a farsi notare da Marcello Lippi che lo convoca per i mondiali 2006, diventa campione del mondo. Nel 2008, dopo aver consolidato la squadra palermitana, parte per giocare tra le fila del Wolsburg. Qui ha vinto la massima serie e dal 2011, rientrato in Italia, è diventato pilastro della Juve fino a congedarsi dal calcio nel 2019.

Javier Pastore

Pastore arriva al Palermo nel 2009 da misconosciuto, dopo essere stato notato in alcune partite di club minori argentini. Un regista con grande tecnica e di grande visione che si è adattato facilmente al calcio italiano divenendo, in pochissimo tempo, una star per il Palermo. E proprio come le stelle, il suo passaggio è stato luminosissimo ma breve perché, dopo sole due stagioni e insieme a Sirigu, è volato in campo francese, indossando i colori del PSG con i quali ha giocato per 7 anni. Poi un’altra breve parentesi in Italia, nella Roma, ed infine, nella sua squadra attuale, l’Elche.

Edison Cavani

Proveniente dal Danubio, Edison Cavani è stato, forse in assoluto, il miglior talento a vestire la maglia Rosanero. L’uruguaiano, nel 2007, fece il suo esordio in serie A contro la Fiorentina, segnando. Dopo 3 stagioni a Palermo è stato acquistato dal Napoli e poi dal PSG. Oggi, dopo 7 anni con i parigini, gioca tra le fila del Manchester United.

Il cielo palermitano pieno di stelle

Sono stati proprio questi top player a dimostrare che, in Italia, non è necessario indossare colori importanti per poter emergere e per lasciare un segno nel calcio mondiale. Le storie di molti di loro parlano chiaro: anche in un piccolo Club è possibile dimostrare di avere grande tecnica ed ottima espressione di gioco. Sicuramente il Palermo FC vanta un attento e valido settore scouting che, negli anni, ha saputo intercettare dei talenti puri. La società ha fatto poi in modo che esprimessero il più bel calcio possibile, diventando stelle del calcio internazionale in cui oggi scorre sempre un po’ di sangue rosanero.

 

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