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Amministrative: Lipera, “propongo alla Sudano di fare il mio vice sindaco”

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il candidato sindaco di Catania, l'avvocato penalista Giuseppe Lipera

“Come anticipato ieri nel mio precedente comunicato, ribadisco che mi hanno turbato molto le parole di un personaggio politico catanese, che ha parlato di ‘logica della politica’. A Valeria Sudano, che con il suo gruppo è stata destinataria di questi attacchi, consiglio di andare avanti e di non piegarsi ai sistemi della partitocrazia che, in ultimo, guidati dalle giunte Bianco e Pogliese, hanno ridotto la nostra città al di sotto dei minimi termini!”

“Anzi – pubblicamente e alla luce del sole – propongo a lei di fare il mio vice sindaco per portare avanti insieme una ‘logica amministrativa’ fatta di capacità e competenza, messe a disposizione della Città di Catania, allargando il campo a prescindere dalle appartenenze ideologiche, ma solo per il bene comune”. Lo afferma il candidato sindaco di Catania, l’avvocato penalista, Giuseppe Lipera, in merito alle fibrillazioni interne al centrodestra in vista del voto amministrativo di fine maggio.

“Io penso – aggiunge Lipera- che la prima e l’ultima parola per chi sarà il Sindaco di Catania vada ai catanesi e non sono tenuti ad intervenire né i romani, né i milanesi, né i palermitani e né, tantomeno, i grammichelesi”. “La mia – continua Lipera- non è né una provocazione e nemmeno una proposta indecente, anzi questa è figlia di un ragionamento puro e da ‘Uomo di strada’ quale mi ritengo essere”. Riferendosi dunque alla candidata a sindaco in quota Lega e parlamentare nazionale del Carroccio Lipera afferma ancora” Valeria infatti, rappresenta il nostro territorio alla Camera dei Deputati e, se eletta sindaco, dovrebbe optare tra una delle due cariche, così la nostra città perderebbe un proprio rappresentante consegnandolo alle scelte dei segretari dei partiti, i quali, in barba al popolo, potrebbero addirittura candidare gente che non vive a Catania!”.

“In questo modo, invece, l’on. Sudano (la quale comunque per legge non può cumulare due indennità), come la giovane collega Avv. Carolina Varchi a Palermo – osserva Lipera- potrà servire la nostra terra sia come Vice Sindaco di una Giunta pluralista e transpartitica da me guidata, sia da membro del Parlamento, ove metterà i pugni sui tavoli che contano per portare l’acqua al mulino di Catania”.

“Nulla di nuovo – ricorda Lipera- perché Giuseppe De Felice Giuffrida era prosindaco a Catania del ‘Movimento Popolare Catanese’, ma a Roma era deputato con il Partito Socialista, così egli potette garantire a Catania il periodo storico più prosperoso degli ultimi centocinquant’anni”. “Infine – conclude l’avvocato penalista- dalla mia esperienza politica in consiglio comunale e in giunta municipale, ricordo con nostalgia e affetto il rapporto personale di stima che ho avuto modo di avere con Enzo Sudano, il papà di Valeria, difatti se è vero che ‘la mela non cade mai lontana dal suo albero’, sono convinto che questa mia iniziativa sarà il giusto ‘schock’ di cui Catania ha bisogno per risorge da questo torpore”.

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