A Catania due tappe per la riqualificazione partecipata di San Berillo e Quartiere Antico Corso
Partecipazione attiva nei processi di rigenerazione urbana, per incentivare la sostenibilità, l’innovazione, l’occupazione, riappropriandosi del senso d’identità e d’appartenenza. Il progetto Paesaggi Aperti di IN/Arch e IN/Arch Sicilia – finanziato dal ministero dell’Università e della Ricerca, progetto Fres 2021-22 – prosegue il tour siciliano e torna a fare tappa a Catania. Due sono gli eventi in programma: uno il prossimo giovedì 11 luglio, l’altro a partire da giorno 15 luglio. «Si tratta – spiega la presidente di IN/Arch Sicilia Mariagrazia Leonardi – di due appuntamenti che concluderanno il ciclo etneo di Paesaggi Aperti. Un’occasione per tirare le somme di quanto fatto nel corso delle attività dei mesi scorsi e raccogliere ulteriori idee e proposte da parte di chi vive la città». L’interesse sarà rivolto al Quartiere Antico Corso, già oggetto di analisi lo scorso aprile – in collaborazione con il Comitato Popolare Antico Corso, l’Associazione Officine Culturali, l’Ordine e la Fondazione degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Catania – e San Berillo, su sui cui sono stati puntati i riflettori in sinergia con l’accademia Abadir e il laboratorio sociale organizzato dal sociologo urbano Carlo Colloca.
«Con il supporto di Valentina Pantaleo e Natalia Cucuzza – illustra il professore Colloca – abbiamo organizzato tre gruppi di ricerca sul campo costituiti da studentesse del CdL Magistrale in Politiche e Servizi Sociali del DSPS-Unict, su temi emersi a seguito del dibattito con residenti e non di San Berillo e in particolare con la Cooperativa di Comunità “Trame di Quartiere”. Nello specifico, le aree individuate riguardano le sfide socio-territoriali e la realizzazione di un urban center, l’accesso alla residenza per cittadini autoctoni e stranieri, i metodi e le tecniche di una progettazione partecipata». Scopo degli incontri sarà quello di sintetizzare quanto raccolto durante il confronto con i cittadini e gli stakeholders del territorio, focalizzando l’attenzione sulle esigenze sociali dei due quartieri e – nel Quartiere Antico Corso – sulla qualità degli spazi pubblici, sul verde urbano, sugli spazi interstiziali e di connessione tra i grandi interventi di ristrutturazione urbanistica previsti dalla Legge 13/2015 e sul valore delle presenze archeologiche presenti.
Un percorso di conoscenza dei luoghi durante il quale è stata coinvolta anche la “città-satellite” Librino, grazie alla preziosa collaborazione di Paolo Romania e del museo MAGMA del mecenate Antonio Presti. «Da poco – commenta la Leonardi – si è concluso il laboratorio “Il quartiere che vorrei. La città dei bambini”. L’arte della ceramica ha dato sfogo ai desideri dei più piccini, ma non solo, rappresentando la loro idea di città ideale. L’iniziativa ha perseguito l’obiettivo di promuovere l’educazione e la politica della bellezza, essenziali nel processo di riqualificazione condivisa dei paesaggi. Un concetto – continua – emerso anche nell’ultimo doppio incontro organizzato a fine giugno a Fiumara d’Arte, con l’Ordine degli Architetti di Messina, la Consulta Regionale degli Ordini APPC di Sicilia e la Fondazione degli Architetti del Mediterraneo».
Primo appuntamento, dunque, l’11 luglio, a San Berillo, nella sede di Trame di Quartiere, a partire dalle ore 18. Oltre a Luca Aiello, presidente dell’associazione ospitante, interverranno Carla Barbanti (Trame di Quartiere), Mariagrazia Leonardi (presidente IN/Arch Sicilia), Veronica Leone (presidente Ordine APPC di Catania), Eleonora Bonanno (presidente Fondazione APPC di Catania), Enrico Trantino (sindaco del Comune di Catania), Carlo Colloca (professore di Sociologia dell’Ambiente e del Territorio UniCT), Natalia Cocuzza e Valentina Pantaleo (Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali UniCT), Lucia Giuliano (direttrice dell’Accademia Abadir di Catania), Biagio Bisignani (dirigente della Direzione Urbanistica del Comune di Catania) e Ignazio Lutri (IN/Arch Sicilia). Ampio spazio sarà riservato al dibattito. L’incontro dell’11 luglio registra anche la collaborazione della Comunità scientifica nazionale dei Sociologi dell’Ambiente e del Territorio. Dal 15 al 19 luglio, invece, spazio al workshop di progettazione “Paesaggi aperti per il Quartiere Antico Corso”, con numerose attività laboratoriali e visite conoscitive.