domenica 23 Giugno 2024
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Catania

Aggredita e violentata a Catania, arrestato nigeriano

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I fatti risalgono alla notte dello scorso 3 giugno

Gli agenti della Squadra Mobile di Catania, coordinati dalla Procura Distrettuale etnea, hanno proceduto al fermo di Polizia Giudiziaria di un ventottenne nigeriano per i reati di violenza sessuale e lesioni aggravate.

I fatti risalgono alla notte dello scorso 3 giugno, quando una volante della Polizia di Stato, è interveniva presso un’attività commerciale ubicata nelle vicinanze del porto dove si era appena rifugiata una donna con diverse ferite a seguito di un aggressione.

A causa dei traumi riportati, è stato necessario trasportare la vittima per mezzo di un’ambulanza del 118 presso il Pronto Soccorso di un nosocomio cittadino.

Qui, grazie alla sensibilità del personale medico di turno e degli Agenti di Polizia intervenuti, è stato possibile ricostruire quanto accaduto, apprendendo che la vittima, solita stazionare su strada nelle vicinanze del porto, in un primo momento era stata avvicinata da un uomo di colore, in evidente stato di ebbrezza, giunto a bordo di un monopattino elettrico e successivamente, al rifiuto di accondiscendere ad una prestazione sessuale a pagamento, prima minacciata con un pezzo di legno in mano, usato alla stregua di un coltello, e poi aggredita con inaudita violenza.

Per sottrarsi agli occhi di eventuali passanti che avrebbero potuto dare l’allarme, lo straniero, avrebbe trascinato con forza la vittima in una vicina strada senza uscita e qui, dopo averla tramortita con schiaffi e pugni e poi colpita di continuo alla testa con una grossa pietra ed un tubo in plastica raccolti in terra, è riuscito a consumare la violenza sessuale.

Completato il rapporto sessuale, l’autore, avrebbe intimato alla malcapitata di allontanarsi dal posto solo dopo che lui fosse andato via, non prima però di minacciarla che le avrebbe sparato se mai si fosse rivolta alla Polizia.

Acquisite le prime informazioni, una volante insieme al personale della squadra sopralluoghi del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica si è recato sul luogo delle violenze, repertando e sequestrando alcuni indumenti intrisi di sangue, nonché gli oggetti utilizzati dallo straniero per percuotere la donna.

A questo punto, gli agenti della Squadra Mobile – Sezione Criminalità Straniera e Prostituzione, si sono messi immediatamente alle ricerche dell’uomo, riuscendo a ricostruire, grazie alla visione dei filmati registrati dai sistemi di videosorveglianza presenti in zona, il percorso effettuato dall’aggressore a bordo del monopattino elettrico prima di aggredire la donna.

Gli approfondimenti investigativi ed un’attenta perlustrazione dei luoghi, avrebbero  consentivto agli investigatori della Squadra Mobile, già in poche ore, di individuare nell’area interessata uno straniero corrispondente alle descrizioni fornite, trovandolo in possesso di una singolare collanina in plastica con una croce, del tutto similare a quella precedentemente descritta dalla vittima.

In ultimo, a completare i gravi indizi di colpevolezza già esistenti, nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita dagli uomini della Squadra Mobile all’interno di un alloggio di fortuna utilizzato dallo straniero, è stato rinvenuto e recuperato un pantalone da uomo intriso di sangue e riconducibile all’efferata azione.

I molteplici elementi raccolti a carico dell’uomo e del concreto ed attuale pericolo che potesse fuggire dalla Sicilia, rendendosi di fatto irreperibile, lo stesso è stato sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria e messo a disposizione del Sostituto Procuratore di turno presso la locale Procura Distrettuale, che disponeva la sua traduzione al Carcere di Piazza-Lanza.

Il provvedimento restrittivo adottato è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari che applicava allo stesso la misura cautelare del carcere.

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