“Aituzza”: il vino Etna Doc dedicato a Sant’Agata e alla lotta contro la violenza sul lavoro

Un omaggio a Sant’Agata, simbolo di coraggio e resilienza, e un impegno concreto contro le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro. È questo il significato della bottiglia “Aituzza”, un Etna Doc Special Edition creato dall’azienda vinicola Al-Cantàra, eletta Cantina dell’Anno a Vinitaly 2023. Il progetto nasce dalla collaborazione tra Al-Cantàra e l’associazione 6Libera, impegnata nella tutela della salute e della sicurezza delle donne nei contesti lavorativi.

Un vino con un messaggio di coraggio e consapevolezza

“Aituzza” è un Etna Doc Rosso prodotto con uve Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio coltivate nei vigneti di contrada Feudo Sant’Anastasia a Randazzo. Il nome richiama l’affettuoso appellativo con cui i catanesi si rivolgono alla loro patrona, Sant’Agata. Pucci Giuffrida, patron di Al-Cantàra, ha spiegato il significato profondo del progetto:
“Agata, con il suo sacrificio, ha dimostrato di essere una donna non condizionabile. Abbiamo voluto chiamare il vino come i catanesi chiamano la loro Patrona: ‘Aituzza’.”

Con il contributo del professor Gianni Garrera, filologo musicale e drammaturgo, è emerso un ulteriore dettaglio storico legato alla figura di Sant’Agata. Come narrato da Iacopo da Varazze nella Legenda Aurea, Agata fu accusata di mancato sacrificio perché rifiutò di immolare animali agli dei pagani e al Dio cristiano. “La prima e più profonda libertà non consiste nel non subire violenza, ma nel non commetterla”, ha sottolineato Garrera.

Un’etichetta simbolica e un QR Code per denunciare le molestie

L’etichetta di “Aituzza”, disegnata da Annachiara Di Pietro, è stata volutamente concepita in modo minimalista per lasciare spazio al messaggio. Un QR Code stampato sull’etichetta permette ai lavoratori di accedere, in forma anonima, a una piattaforma digitale gestita da 6Libera, dove è possibile denunciare episodi di molestie e ricevere informazioni sui propri diritti e sugli strumenti di tutela disponibili.

Dhebora Mirabelli, ideatrice dell’osservatorio 6libera.org e vicepresidente dell’associazione 6come6.6libera, ha evidenziato il valore sociale dell’iniziativa:
”‘Aituzza’ non è solo un vino, ma un simbolo di consapevolezza e coraggio. È uno strumento concreto per sensibilizzare e offrire supporto a chi subisce molestie o violenze sul lavoro.”

Parte del ricavato dalla vendita delle bottiglie sarà destinato a 6Libera per sostenere le attività dell’associazione nella tutela dei diritti dei lavoratori e nella promozione di ambienti di lavoro sicuri e rispettosi.

Un legame tra cultura, tradizione e responsabilità sociale

6Libera ha scelto di collaborare con un’azienda vinicola perché il vino rappresenta un simbolo profondo della cultura e della tradizione siciliana, nonché un elemento di convivialità e condivisione. Al-Cantàra, con la sua storia di successo e il riconoscimento ottenuto a Vinitaly, incarna il connubio tra impresa, arte e responsabilità sociale.

“Aituzza” non è solo un vino, ma un messaggio di forza e di libertà che si ispira alla storia di Sant’Agata e si traduce in un impegno concreto per combattere la violenza e le molestie nei luoghi di lavoro.