Catania

Archeologia, specializzandi Unict in visita nella capitale greca

Viaggio studio ad Atene per diciotto allieve e allievi della Scuola di specializzazione in beni archeologici dell’Università di Catania. Accompagnati dal direttore della Scuola Daniele Malfitana,  dalla direttrice del dipartimento di Scienze umanistiche Marina Paino e dalla dottoranda in Scienze del patrimonio culturale Fabiana Cerasa, dal 16 al 21 maggio scorsi gli specializzandi catanesi sono stati accolti dal direttore della Scuola archeologica italiana di Atene, Emanuele Papi, e dall’assistente alla Comunicazione e alle Pubbliche relazioni della Saia Carlo De Domenico, che li ha condotti a visitare l’Acropoli e le pendici con i suoi più importanti e iconici edifici.

Il ‘gemellaggio’ tra la scuola catanese e quella ateniese, sancito da un accordo di collaborazione siglato nei mesi scorsi dal prof. Papi e dal rettore Francesco Priolo, è stato ulteriormente celebrato dalla partecipazione degli allievi di primo e secondo anno della Saia. «Abbiamo testato per la prima volta l’esperienza del viaggio-studio – ha osservato il direttore Malfitana -, partire con 18 allievi non è certamente semplice da organizzare. Ma la piena riuscita dell’iniziativa, grazie anche alla straordinaria accoglienza del direttore Papi, ci dice che su questa linea di alternanza di teoria e pratica e, soprattutto, di visita diretta dei monumenti, bisogna assolutamente proseguire. Col nuovo anno accademico – conclude Malfitana – il viaggio studio diventerà la regola: sceglieremo dunque presto la prossima tappa, dove far confluire interessi ed entusiasmi dei nostri futuri archeologi».

L’esperienza più sorprendente è stata l’accesso al cantiere posto all’interno del Partenone, zona normalmente off limits per i turisti, con la guida di Konstantinos Karanassos, architetto e specialista in restauro dei monumenti e recupero urbano che si sta occupando del restauro degli edifici dell’Acropoli ateniese e che ha illustrato, direttamente dentro la cella dell’edificio che accoglieva la statua crisoelefantina di Atena parthenos, le metodologie e i risultati dei restauri condotti nell’edificio negli ultimi 40 anni. La visita al Museo dell’Acropoli ha permesso poi di comprendere tutti i dettagli dei monumenti visitati e delle opere d’arte che, proprio sull’Acropoli, trovavano spazio.

Altre tappe significative sono state le agorai di Atene e la Biblioteca di Adriano, la Stoa poikile e la Stoa di Attalo, l’Hephaisteion, l’Agorà Romana e la Torre dei Venti, l’Arco di Adriano, l’Olympeion, il Cimitero del Ceramìco, tutte opere su cui gli allievi, che hanno preso anche parte all’Ergon della Saia, con la prolusione del direttore e la conferenza tenuta dal prof. Salvatore Settis, storico dell’arte e accademico dei Lincei dal titolo: “Recycling Beauty”, avevano già realizzato degli studi individuali, così come sulla piazza Syntagma e sull’archeologia urbana di Atene.

Prima del rientro in Italia, gli allievi hanno infine visitato il meraviglioso Museo Archeologico Nazionale di Atene e altri siti quali Capo Sunio, Corinto, Epidauro, Micene, Eleusi. Ed ancora, il Museo dell’Arte Cicladica, il Parlamento, il Giardino Nazionale, la Cattedrale di Atene, la collina di Filopappo.

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Redazione