Prima, nell’agosto del 2022, l’aggressione, con calci e pugni che gli hanno procurato gravi lesioni alla milza che è stata asportata, poi, lo scorso marzo, l’incendio doloso di un immobile, dal quale si è salvato fuggendo da una finestra. Sono i due atti intimidatori di cui è stato vittima un imprenditore del Catanese colpevole, secondo la ricostruzione, di volere acquistare gli immobili all’asta di un vasto agglomerato edilizio.
I mandanti, ricostruisce il sito lasicilia.it, sarebbero l’ex proprietario dell’immobile, e un parente di un boss. I due sono stati fermati il 22 aprile scorso dai carabinieri di Randazzo perché da intercettazioni attivate dalla Procura distrettuale è emerso che stavano programmando un’altra spedizione punitiva. Le indagini erano state avviate dopo la denuncia della vittima. Il gip questa non ha convalidato il fermo, perché non c’era il pericolo di fuga dei due indagati ma ha emesso la custodia cautelare nei confronti dei due indagati, accusati di tentata estorsione e lesioni aggravate.
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