Blackout a Catania, Schifani chiede impegno straordinario
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, si è messo in contatto, ieri pomeriggio, con l’amministratore delegato di Enel distribuzione, Vincenzo Ranieri cui ha chiesto “un impegno straordinario di Enel per risolvere l’emergenza creata dalle centinaia di guasti della rete elettrica causate dall’eccezionale ondata di calore e dai sovraccarichi degli impianti di condizionamento”.
L’amministratore delegato di Enel ha assicurato il presidente che da domani rafforzerà il contingente già inviato in Sicilia con una ulteriore task force con uomini, gruppi elettrogeni e power station di grande potenza provenienti da tutta Italia, dice una nota della Regione. Schifani è stato tenuto costantemente informato della situazione dal capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, che ha anche interessato da giorni la Protezione civile nazionale.
“Lo scenario delle ondate di calore e del rischio di altri black out – prosegue la nota di Palazzo d’Orleans -, con conseguenti interruzione anche di servizi essenziali, quali l’erogazione idrica, continuerà a persistere e pertanto, anche in ottica precauzionale, la Protezione civile della Regione, vista la grave situazione rappresentata dai sindaci, dalle aziende ospedaliere e dalle aziende del servizio idrico e di trasporto ritiene necessario l’intervento immediato di ogni risorsa sovraregionale. Il presidente Schifani ha dato atto del notevole impegno già profuso da Enel e, tuttavia, ritiene indifferibile l’intervento di Enel con risorse nazionali”.
Questa mattina, c’è in programma un vertice a Catania, convocato dal ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, per affrontare la emergenza acqua potabile. L’incontro si terrà in prefettura, dove saranno vi parteciperanno, oltre al prefetto Librizzi ed al sindaco Enrico Trantino, il capo dipartimento nazionale di Protezione civile Fabrizio Curcio, quello regionale Salvo Cocina, i vertici militari, i rappresentanti di Enel Distribuzione e di Sidra.
Al momento la città è in gran parte senza acqua e non sono possibili previsioni sul tempo di ripristino. ”Occorre risolvere al più presto il problema, che va a complicare la già difficile situazione dovuta alla elevata temperatura che sta attanagliando la città con oltre 45 gradi: vedremo cosa sarà possibile fare. Ho ritenuto di accogliere subito l’appello rivoltomi dal sindaco, d’intesa con il prefetto e la Regione”, ha dichiarato il ministro Musumeci.