“Ai fini di valutare la permanenza delle condizioni dell’esercizio provvisorio”, disposto fino al prossimo 19 aprile, “anche alla luce del contenuto dell’avviso di vendita”, i curatori fallimentari dovranno depositare, “entro il 4 aprile”, una relazione sugli sviluppi della situazione e, se “possibile, procedere alla stipulazione dell’atto di trasferimento”.
Lo dispone il Tribunale sull’unica offerta irrevocabile di acquisto del ramo caratteristico della società Calcio Catania Spa, dichiarata fallita nel dicembre del 2021. La decisione è stata adottata in camera di consiglio dal collegio presieduto da Mariano Sciacca che ha dato mandato ai “curatori per gli adempimenti” necessari da compiere entro lunedì. Anche l’eventuale rogito di cessione del Calcio Catania, che non è ancora stato stipulato, dopo l’offerta del gruppo guidato da Benedetto Mancini.
L’imprenditore ieri ha reso noto su Facebook di avere “incontrato i curatori fallimentari del Calcio Catania”, di avere avuto un “dialogo cordiale e proficuo” che, ha scritto sui social, “ha consentito alla curatela di acquisire gli ultimi elementi da trasmettere al Tribunale per consentire il completamento delle verifiche in corso e, conseguentemente, fissare la data per l’atto notarile che consentirà alla società FC Catania 1946 di acquisire il ramo calcistico d’azienda del Calcio Catania”.
La vendita, fissata dai tre curatori nominati dalla sezione Fallimentare del Tribunale, comprende “diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori; struttura e organizzazione del settore giovanile; immobilizzazioni materiali; indumenti, merce store, targhe, coppe e trofei; due marchi registrati”. Non fa parte della procedura il titolo sportivo, che non può essere ceduto a terzi, ma può solo essere attribuito dalla Figc a una diversa società in presenza dei requisiti richiesti dalle norme federali.