Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha recentemente condiviso un post in cui affronta il problema dell’abbandono dei rifiuti in città, descrivendo le difficoltà e le limitazioni che l’amministrazione comunale deve affrontare per combattere questo fenomeno. Trantino ha sottolineato che molti cittadini invocano l’uso di telecamere, sequestri e lavori socialmente utili per contrastare l’inciviltà, ma ha anche chiarito che alcune di queste soluzioni non sono attualmente attuabili a causa delle restrizioni legali.
Limitazioni e strategie attuali
Il sindaco ha spiegato che, pur essendo le telecamere uno strumento utile per monitorare le aree critiche, la loro efficacia è limitata dal fatto che la presenza delle stesse deve essere segnalata, spingendo spesso i trasgressori a spostare il luogo di abbandono dei rifiuti, vanificando così gli sforzi e i costi. Trantino ha poi riferito di aver sollecitato modifiche normative per superare i dubbi interpretativi legati all’applicazione dei sequestri, mentre l’amministrazione sta lavorando a una nuova ordinanza che coinvolgerà maggiormente i condomini e gli operatori commerciali.
Sanzioni e assunzioni
Il sindaco ha evidenziato la carenza di personale destinato al contrasto del fenomeno: anche con l’assunzione di 180 nuovi vigili prevista per l’inizio del 2025, sarebbero necessari ulteriori 400 agenti per rendere il controllo più incisivo. Tuttavia, Trantino ha riconosciuto che il problema è radicato nella mancanza di una coscienza civica tra i cittadini. Per questo motivo, ha promosso la campagna #cataniaècasa, volta a sensibilizzare la popolazione sull’importanza di rispettare la città e il suo ambiente.
Commenti e reazioni dei cittadini
Il post di Trantino ha suscitato diverse reazioni da parte dei cittadini. Mario ha lodato gli sforzi del sindaco, ma ha criticato l’efficacia delle attuali campagne di comunicazione, suggerendo di affidarsi a professionisti più esperti. Marina ha apprezzato l’impegno del sindaco, ma ha espresso scetticismo riguardo alla possibilità di ottenere risultati concreti a causa della radicata inciviltà dei catanesi, che spesso ignorano le regole della differenziazione dei rifiuti. Daniela, infine, ha dichiarato apertamente di non credere che una campagna pubblicitaria possa cambiare il comportamento dei cittadini più recalcitranti, chiedendo invece misure di repressione più severe e immediate.
Trantino ha ribadito la necessità di un cambiamento culturale profondo, sottolineando che le sanzioni da sole non saranno sufficienti se non accompagnate da una maggiore consapevolezza e senso di responsabilità collettiva. Nonostante le critiche, il sindaco ha affermato di non volersi arrendere e ha invitato i cittadini a unirsi nello sforzo di rendere Catania una città più pulita e vivibile.