Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Catania hanno portato alla luce un vasto sistema di irregolarità in ambito lavorativo, coinvolgendo 24 attività commerciali dell’area ionico-etnea. Gli interventi hanno fatto emergere 34 lavoratori in nero e 9 irregolari, con sanzioni complessive che superano 1,6 milioni di euro. Tra i casi più eclatanti, è stato scoperto un minorenne impiegato per un compenso di appena 14 euro al giorno, nonostante il lungo orario lavorativo.
I controlli, condotti dalla Compagnia di Riposto, hanno interessato una vasta gamma di esercizi commerciali, tra cui ristoranti, bar, pasticcerie, negozi di abbigliamento, società di vendita di elettrodomestici e materiali edili. Per 14 attività è stata proposta la sospensione dell’esercizio a causa dell’elevata presenza di personale non regolarmente inquadrato.
Particolare rilievo hanno assunto le violazioni riscontrate in un’impresa viticola, dove sette lavoratori venivano pagati in contanti settimanalmente, eludendo ogni tracciabilità. Tale irregolarità ha comportato sanzioni fino a un massimo di 825.000 euro per la società coinvolta. Analoghi pagamenti non tracciati sono stati individuati in altre attività, tra cui una macelleria, un’impresa edile e un negozio al dettaglio, con ulteriori sanzioni per un totale di 280.000 euro.
Due delle persone identificate risultavano inoltre beneficiarie dell’assegno di inclusione statale, non essendo formalmente registrate come dipendenti. Per 20 dei casi rilevati, è stata applicata la maxi-sanzione prevista dalla normativa per le omesse comunicazioni dei datori di lavoro, con ulteriori penalità pari a 480.200 euro.
L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza nel contrastare il lavoro nero e le irregolarità che danneggiano i diritti dei lavoratori e la concorrenza leale tra le imprese, garantendo al contempo il rispetto delle normative sul lavoro.