Catania piange il Principe del Foro Enzo Trantino

Catania si stringe nel dolore per la scomparsa di Enzo Trantino, avvocato penalista di straordinario prestigio e figura di spicco nella politica siciliana e nazionale. Nato a Licodia Eubea il 20 settembre 1934, Trantino ha consacrato la sua vita alla giustizia, alla tutela dei diritti e al servizio della collettività. La sua personalità carismatica e la dedizione instancabile hanno lasciato un segno indelebile nei cuori dei catanesi, rendendolo un esempio di integrità morale e impegno civile.

A testimonianza del grande amore che lo legava alla famiglia, il figlio Enrico Trantino, sindaco di Catania, ha condiviso un toccante messaggio sui social per ricordare il padre:
“Papà, non so se mi leggi da quello spazio che ti porterà da mamma. In fondo, per te, scrivere è stato sempre il modo per entrare nel cuore di chi non ti vedeva; parlare, in quello di chi ti ascoltava.
È una strana sensazione. Considero un privilegio avere mantenuto lo status di figlio per sessantuno anni, ma non mi considero così forte da lasciarti andare come se fosse tutto normale.
Da quando ero bambino, dovunque ti trovassi, qualunque cosa facessi, non mi facevi mai mancare quelle due, tre, più telefonate al giorno, anche solo per sentire la mia voce. Sei stato così protagonista del mio presente, da avvertire smarrimento nel parlarti voltandomi indietro verso il passato.
Mentre mamma mi contagiava la gioia che si prova nel regalare un sorriso a chi ne ha bisogno, tu mi hai insegnato la passione politica, come servizio e non strumento; e per la toga, come vessillo di giustizia, che teme solo l’accidia e l’approccio indolente alla sorte di altri.
Con Nuna, abbiamo imparato che la famiglia è riparo dalle intemperie, e che il sacrificio costituisce il costo minimo per realizzare quel che desideri.
Tu adesso riposati. Qui ci pensiamo noi.”

Queste parole, intrise di amore e gratitudine, rivelano non solo la grandezza pubblica di Enzo Trantino, ma anche il suo ruolo di padre amorevole e guida insostituibile.

Una vita al servizio di Catania e della Sicilia
Dopo un primo impegno nelle formazioni monarchiche, il suo percorso politico si è consolidato nel Movimento Sociale Italiano (MSI), rappresentando la città di Catania in Parlamento per ben nove legislature. Con impegno e coerenza, Trantino ha dato voce alle istanze del suo territorio, raggiungendo uno dei traguardi più prestigiosi della sua carriera politica: la nomina a sottosegretario al Ministero degli Esteri nel primo governo Berlusconi. In questo ruolo, ha portato con fierezza il nome di Catania e della Sicilia nelle sedi istituzionali più alte, mantenendo sempre al centro il bene della collettività.

Accanto alla carriera politica, Trantino è stato una figura di spicco nel Foro catanese, distinguendosi per la sua straordinaria competenza e integrità morale. Avvocato appassionato, è stato un punto di riferimento per i colleghi e le generazioni future di giuristi. Protagonista di processi tra i più significativi del Novecento, ha raccontato le sue esperienze nel libro “Negli occhi di Enzo”, scritto con il giornalista Valerio Musumeci. In queste pagine, Trantino ha reso omaggio a colleghi come Serafino Famà ed Enzo Fragalà, ricordandoli con profondo rispetto per il sacrificio compiuto nella difesa della giustizia.

Un’eredità che vive nei cuori dei catanesi
Enzo Trantino è stato un simbolo di modernità e coraggio anche nelle sue posizioni politiche, spesso in anticipo sui tempi. Nel 1965, partecipò a un dibattito al Club della Stampa di Catania, esprimendosi a favore del divorzio, una posizione innovativa per l’epoca. Inoltre, nel 1982, durante il voto per la storica Legge 146, che riconobbe la possibilità di cambiare sesso per le persone transessuali, il suo partito, il MSI, votò a favore, segnando una svolta importante per i diritti civili.

Enzo Trantino rappresenta per Catania e per la Sicilia un simbolo di rettitudine, passione e impegno civico. Le sue parole, i suoi insegnamenti e i suoi gesti rimarranno impressi nei cuori di chi ha avuto il privilegio di conoscerlo. La città lo ricorderà come una figura luminosa, capace di incarnare i più alti ideali umani e professionali: il Principe del Foro, il politico di spessore, il padre e cittadino che ha sempre messo la famiglia e la comunità al primo posto.