venerdì 3 Maggio 2024
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Congresso interregionale sulla gestione dell’ipertensione arteriosa, nuove strategie e terapie

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Esperti e accademici di Sicilia, Calabria e Sardegna si riuniscono a Catania il prossimo 17 e 18 novembre per discutere degli avanzamenti e sfide nel trattamento dell'ipertensione

“Il mondo reale dell’ipertensione alla luce delle più recenti acquisizioni scientifiche”. Sarà questo il tema del congresso interregionale SIIA della sezione Sicilia, Calabria Sardegna ospite dell’Hotel Four Points by Sheraton di Catania dal 17 al 18 novembre.

Al centro del dibattito l’ipertensione arteriosa, una patologia che rappresenta il più importante fattore di rischio cardiovascolare. Un’occasione preziosa per medici e specialisti per scambiare conoscenze e esperienze, consolidando un percorso comune nel migliorare la gestione del paziente iperteso con fattori di rischio e comorbilità.

Sotto la guida esperta del Dott. Antonino Di Guardo, il congresso unirà i più eminenti specialisti nel campo dell’ipertensione che discuteranno temi cruciali come le nuove linee guida, la gestione dei pazienti e le recenti innovazioni nel campo diagnostico e terapeutico. Il convegno si concentrerà su strategie all’avanguardia, ricerche innovative e ultimi sviluppi nel trattamento dell’ipertensione.

Il convegno, organizzato da Arteventi Management e patrocinato dalla Regione Siciliana, Assessorato della Salute e dalla Società Italiana di Ipertensione Arteriosa, rappresenta una tappa fondamentale per medici chirurghi di diverse specializzazioni, inclusi cardiologi, endocrinologi, geriatri, nefrologi e medici di medicina generale. Offrirà loro una piattaforma unica per aggiornarsi sulle ultime tendenze e per affinare le loro abilità nella gestione quotidiana dei pazienti affetti da ipertensione.

“Questo congresso interregionale – dichiara il dott. Di Guardo – mira a rappresentare la realtà della malattia alla luce delle recenti acquisizioni e nella gestione dei pazienti. A giugno di quest’anno sono state pubblicate le ultime linee guida della Società Europea, introducendo nuove terapie e strategie per la gestione dei pazienti ipertesi. Il 40% presenta valori pressori ben controllati, ma molti ipertesi non sono consapevoli della loro condizione, e questo richiede un impegno costante nella loro gestione. È cruciale considerare la scarsa aderenza al trattamento e i campanelli d’allarme come cefalea e confusione mentale, sedentarietà e l’obesità che sono aspetti chiave nella diagnosi.  L’ipertensione, spesso correlata a diabete, valori alti di colesterolo, obesità e fumo, è un indicatore comune di rischio per cause cardiovascolari e va inquadrata in un contesto più ampio. La gestione dell’ipertensione richiede un approccio multidisciplinare e multifattoriale, con un impegno costante tra specialisti e il territorio. Il medico di base gioca un ruolo cruciale come regista del rischio cardiovascolare, guidando i pazienti nel percorso di cura, fornendo direzioni essenziali e consigli sui percorsi di trattamento. Attualmente – continua – abbiamo una prevalenza della malattia del 32%. Questo significa che, in media, un medico di base con 1500 pazienti assiste circa 500 individui affetti da queste condizioni. Inoltre, in Sicilia, assistiamo a una percentuale quasi del 10% di pazienti diabetici che soffrono di complicazioni cardiache gravi, come infarto e problemi renali. Queste cifre non solo illustrano la portata del problema, ma evidenziano anche l’enorme responsabilità che grava sui medici di medicina generale. Essi gestiscono circa il 60% di questo target di pazienti. Di conseguenza, è fondamentale che i medici di medicina generale – conclude – siano adeguatamente formati e supportati per affrontare queste sfide. La loro capacità di gestire efficacemente tali pazienti, spesso con condizioni complesse e multiple, è fondamentale per la qualità dell’assistenza sanitaria e per i risultati a lungo termine dei pazienti. In qualità di professionisti della salute, abbiamo il dovere di assicurarci che i nostri medici di base siano dotati degli strumenti, delle conoscenze e del sostegno necessari per svolgere questo ruolo critico con la massima efficacia.”

Tra gli argomenti trattati durante la due giorni del congresso anche l’uso di farmaci equivalenti nel trattamento dell’ipertensione, l’aderenza terapeutica nei pazienti ipertesi e dislipidemici e l’importanza della nutraceutica. Altri temi includono la gestione dello scompenso cardiaco in pazienti con insufficienza renale cronica e la malattia ischemica renale, oltre alle novità sulle linee guida ESH 2023 sull’ipertensione arteriosa.

Gli argomenti trattati saranno oggetto di discussione nei diversi simposi del congresso che si svolgeranno insieme alle altre società scientifiche interessate allo studio ed alla ricerca in tema di rischio cardiovascolare, con l’auspicio che la collaborazione tra le diverse figure professionali possa consolidare un percorso comune nel migliorare la gestione del paziente iperteso.

 

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