La Polizia di Stato ha condotto una serie di controlli amministrativi su 15 istituti di vigilanza operanti nel catanese, con l’obiettivo di garantire la piena regolarità operativa e documentale. Questi interventi, realizzati soprattutto nelle fasce serali e notturne, hanno visto impegnati gli agenti della Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Catania, che hanno verificato il rispetto delle norme imposte dal Regolamento di servizio, approvato dal Questore, e la correttezza delle attività svolte dalle Guardie Particolari Giurate.
In dettaglio, una pattuglia ha esaminato le sedi operative degli istituti, ispezionando il funzionamento delle apparecchiature nelle centrali operative e verificando i libretti di tiro delle guardie, fondamentali per accertare la regolarità delle esercitazioni al tiro. Parallelamente, un’altra squadra ha monitorato direttamente i siti dove le guardie erano in servizio, controllando sia la presenza effettiva degli operatori previsti dal prospetto settimanale sia la corretta esecuzione dei compiti loro assegnati.
L’intervento simultaneo delle pattuglie, pianificato su un intervallo temporale ristretto, ha permesso di rilevare violazioni significative alle disposizioni del Regolamento di servizio e del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. Di conseguenza, 9 titolari di licenza degli istituti di vigilanza sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria, e le risultanze sono state comunicate alla Prefettura, che valuterà eventuali sanzioni amministrative.
Le principali infrazioni riscontrate riguardano il mancato svolgimento delle esercitazioni obbligatorie, che devono avvenire ogni quattro mesi, e l’assenza di registrazioni delle comunicazioni radiotelefoniche, elemento essenziale per la sicurezza e il coordinamento dei servizi di vigilanza.