“Non possiamo dire che quello del 2021 sia stato un bilancio positivo per la Sicilia”. Lo afferma in una intervista all’AdnKronos l’infettivologo dell’ospedale Cannizzaro di Catania, Carmelo Iacobello. “In Sicilia – aggiunge – non ci scordiamo l’ondata di contagi tra luglio e settembre che colpì la nostra regione rispetto al resto d’Italia e che mise l’Isola in ginocchio nel periodo di maggiore afflusso turistico”. “E’ seguito poi un periodo tutto sommato ‘tranquillo’ – ricorda Iacobello – mentre questo fine anno è drammatico poiché siamo in una situazione di grande sofferenza delle strutture sanitarie e purtroppo, immagino, che per i primi due mesi del 2022 vi sarà la medesima sofferenza”.
L’infettivologo evidenzia poi come “i contatti sociali di questo fine anno avranno conseguenze anche agli inizi di quello nuovo”. Per Iacobello però “è lecito altresì avere anche un po’ di ottimismo poiché già nel primo trimestre del 2022 – dice – dovremmo avere farmaci anti virali diretti che associati ovviamente alla vaccinazione, che resta un cardine della prevenzione e dell’efficacia sulla diffusione della malattia, avranno il loro peso insieme agli anticorpi monoclonali”. “Nel 2022, quindi – conclude Iacobello – è probabile vi sia un netto miglioramento della situazione”.
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