A distanza di sessant’anni dalla prima approvazione, il Consiglio comunale di Catania riprende il dibattito sul piano regolatore, ora denominato PUG (Piano Urbanistico Generale). Rispetto al passato, non solo il nome è cambiato, ma anche il processo di approvazione.
Nel lontano agosto del 1964, l’approvazione del PRG, noto come “Piccinato,” richiese ben sei sedute consiliari. A Palazzo degli Elefanti, per l’occasione, vennero appesi drappi alti quattro metri e larghi 1,60 metri, mentre i consiglieri votarono l’adozione del piano alle due di notte del 28 agosto. La conferma definitiva da parte della Regione arrivò solo nel 1969, cinque anni dopo.
L’atto di indirizzo, votato dalla giunta guidata dal sindaco Enrico Trantino il 3 ottobre, sarà illustrato con un processo più trasparente, pensato per garantire la “correttezza istituzionale” nei confronti dei cittadini e dei rappresentanti. Il sindaco e il direttore Biagio Bisignani hanno promesso una procedura più veloce rispetto al passato. Erio Buceti, presidente della Commissione Urbanistica, ha spiegato che il percorso prevede una conferenza di servizi aperta alla partecipazione cittadina e regionale, della durata di 30 giorni. A conclusione, il consiglio comunale procederà con l’approvazione formale del PUG, dopo eventuali emendamenti. La Regione avrà poi ulteriori 30 giorni per la ratifica finale.
L’obiettivo è rendere il PUG adottabile entro il 2026, con diversi cantieri già avviati grazie ai Piani Urbani Integrati (PUI) e ai fondi europei.