Disturbi del sonno: un problema interdisciplinare affrontato a Catania

Grande partecipazione ed entusiasmo hanno caratterizzato il corso dedicato ai disturbi del sonno coordinato dalla dott.ssa Nuccia Cosentino. L’incontro, che ha visto riuniti specialisti di diverse discipline mediche, ha sottolineato come i disturbi del sonno non siano una questione esclusivamente neurologica, ma richiedano un approccio multidisciplinare.

«È stato gratificante vedere una platea così eterogenea e partecipe – ha commentato la dott.ssa Cosentino, coordinatrice scientifica dell’evento –. Abbiamo voluto riunire specialisti di diverse branche mediche proprio per affrontare il tema in tutta la sua complessità».

Tra le tematiche approfondite durante l’incontro, organizzato al Teatro Sangiorgi, anche i disturbi comportamentali durante il sonno REM. «Si tratta di episodi in cui il paziente mette in atto fisicamente il contenuto dei propri sogni – ha spiegato la prof.ssa Federica Provini, neurologa dell’Università di Bologna –. Un disturbo che può rappresentare un segnale precoce di patologie neurologiche come il Parkinson».
Grande attenzione anche per l’insonnia provocata dalla sindrome delle gambe senza riposo. «Questi pazienti provano una sensazione di irrequietezza che li costringe a muovere continuamente le gambe, interferendo gravemente con il sonno», ha chiarito la prof.ssa Silvia Miano, esperta di medicina del sonno dell’Università della Svizzera Italiana.

Non è raro che dietro a queste problematiche si nascondano altre patologie, tra cui depressione e disturbi dell’umore. «Spesso la depressione negli anziani viene sottovalutata, confondendola con normali segnali di fragilità legati all’età – ha evidenziato il dott. Salvatore Zappulla, direttore dell’UOC di Neurologia dell’Ospedale Umberto I di Enna –. Invece, va riconosciuta e trattata tempestivamente».

Innovazione e tecnologia giocano un ruolo sempre più rilevante nella diagnosi e nel monitoraggio. «La telemedicina e il telemonitoraggio stanno diventando strumenti fondamentali – ha sottolineato il dott. Luca Zappulla, direttore della UOC di Neurologia dell’Ospedale Umberto I di Enna – consentendoci di seguire i pazienti anche a domicilio, migliorando così la qualità della vita e l’efficacia delle cure».

Il corso ha incluso anche testimonianze dirette da parte delle associazioni di pazienti. «L’apnea notturna rappresenta una patologia sottostimata, che può causare gravi complicazioni – ha affermato Paola Fernandez dell’Associazione Italiana Narcolettici –. È fondamentale informare e sensibilizzare per garantire diagnosi e trattamenti precoci».
Un incontro che ha ribadito l’importanza di affrontare i disturbi del sonno con una visione ampia e condivisa, perché la qualità del sonno è strettamente connessa alla qualità della vita e della salute.