Dottorati di ricerca, in palio 141 posti. Aperte le candidature

Ben 141 posti in palio suddivisi in 19 corsi. È l’offerta formativa del 38° ciclo dei dottorati di ricerca dell’Università di Catania che in questi giorni ha pubblicato il bando di concorso per l’anno accademico 2022-2023. Nel complesso sono stati banditi 120 posti con borsa di studio – finanziati con fondi PNRR, d’Ateneo, aziende, fondi di altri atenei italiani o stranieri oppure di altri enti partner – e 21 senza borsa.

A questi si aggiungono 35 posizioni con borsa di studio e 4 senza borsa di studio del neonato dottorato di ricerca nazionale in Difesa dai rischi naturali e transizione ecologica del costruito di cui l’Università di Catania è sede amministrativa.
Possono partecipare tutti i laureati di vecchio ordinamento, di nuovo ordinamento in possesso di laurea magistrale (o specialistica) o in possesso di un titolo accademico conseguito all’estero e riconosciuto idoneo. Possono partecipare “con riserva” anche gli studenti iscritti all’ultimo anno di un corso di laurea magistrale, purché conseguano il titolo entro il 15 ottobre 2022.

Le domande di partecipazione alle selezioni vanno presentate online accedendo al Portale Studenti entro mercoledì 3 agosto per i dottorati del 38° ciclo, mentre per il dottorato in Difesa dai rischi naturali e transizione ecologica le domande vanno presentate entro martedì 9 agosto.I corsi del 38° ciclo con accesso per titoli, prova scritta e orale sono Fisica (12 posti) e Giurisprudenza (6 posti).

I corsi con accesso per titoli e prova orale sono Agricultural, Food, and Environmental Science (sede consociata: Federal University of Viçosa, Minas Gerais, Brazil; 9 posti), Basic and Applied Biomedical Sciences (5 posti), Biomedicina traslazionale (sedi consociate: Università di Granada e Università di Copenaghen; 5 posti), Biotecnologie (5 posti), Economics, Management and Decision Making (6 posti), Informatica (10 posti), Ingegneria dei sistemi, energetica, informatica e delle telecomunicazioni (20 posti), Neuroscienze (5 posti), Processi formativi, modelli teorico-trasformativi e metodi di ricerca applicati al territorio (5 posti), Scienza dei materiali e Nanotecnologie (7 posti), Scienze chimiche (5 posti), Scienze dell’Interpretazione (5 posti), Scienze della Terra e dell’ambiente (9 posti), Scienze per il patrimonio e per la produzione culturale 6 posti), Scienze politiche (6 posti), Sistemi complessi per le Scienze fisiche, socio-economiche e della vita (6 posti) e Valutazione e mitigazione dei rischi urbani e territoriali (9 posti)

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Redazione