Etna: dispersione della cenere vulcanica in direzione Sud-Est

L’Etna, risveglia nuovamente, mostrando la sua potenza attraverso una spettacolare fase parossistica. Questo evento, il quinto dal 4 luglio, ha catturato l’attenzione del mondo con le sue imponenti fontane di lava e la nube vulcanica che si è elevata fino a 10 chilometri nel cielo. Le immagini di questo fenomeno naturale hanno rapidamente fatto il giro del web, lasciando tutti in ammirazione per la forza della natura.

La dispersione della cenere vulcanica in direzione Sud-Est ha avuto un impatto significativo sui centri abitati circostanti, con strade ricoperte di cenere e disagi all’aeroporto di Fontanarossa. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania ha monitorato attentamente l’evento, emettendo un bollettino di allerta per il volo e segnalando un incremento repentino del tremore vulcanico nelle prime ore del mattino.

Nonostante l’intensità dell’attività stromboliana, che si è evoluta in una fontana di lava, il tremore vulcanico ha mostrato una tendenza a diminuire nel corso della giornata, concludendo il fenomeno nel primo pomeriggio. La fontana di lava della Voragine si è esaurita, come evidenziato dal calo dei valori del tremore interno dell’Etna.

Questo episodio ha confermato ancora una volta che l’Etna non è solo un vulcano attivo, ma un laboratorio naturale che offre preziose informazioni scientifiche. Gli esperti continuano a studiare questi eventi per comprendere meglio i processi interni che guidano l’attività vulcanica e per migliorare i sistemi di allerta per le comunità locali.

La ricaduta di materiale piroclastico ha interessato diverse località, tra cui Fleri, Fornazzo, Santa Venerina, Stazzo, Torre Archirafi, San Giovanni La Punta e Aci Castello, dimostrando l’ampio raggio di influenza dell’Etna. Durante la fontana di lava, sono stati inoltre prodotti trabocchi lavici dall’orlo occidentale del cratere Bocca Nuova, un fenomeno che continua a incantare e a sfidare gli scienziati. L’Etna rimane un simbolo di bellezza e pericolo, un monito della potenza inarrestabile della Terra.

L’eruzione ha causato disagi all’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini, con ritardi nei voli in arrivo e partenza e alcune cancellazioni. L’Unità di crisi ha chiuso il settore B1 e ridotto gli arrivi a sei voli all’ora a causa delle attività vulcaniche. I passeggeri sono stati invitati a verificare lo stato dei loro voli con le compagnie aeree. Questi disagi non sono nuovi per l’aeroporto, che già l’estate scorsa ha dovuto fare i conti con l’attività del vulcano. Ad agosto, la fontana di lava del cratere di Sud Est ha prodotto una nube vulcanica che si è dispersa verso Sud, causando la caduta di cenere nel settore meridionale del vulcano e oltre. Il sindaco Enrico Trantino ha emesso un’ordinanza temporanea che limitava la circolazione di mezzi a due ruote e la velocità degli automezzi su tutte le strade del territorio comunale.