Etna: rientrata l’emergenza
La recente attività dell’Etna ha visto getti di lava elevarsi a centinaia di metri nell’aria, creando una colonna eruttiva che ha raggiunto circa 8 km di altezza, disperdendosi verso est-sud-est. Questa manifestazione della forza del vulcano non è solo un evento visivo impressionante, ma è anche un importante indicatore delle dinamiche interne che governano questi giganti geologici.
Rientrata intanto l’emergenza Etna. La fontana di lava che aveva animato la notte e le prime ore del mattino si è esaurita, dopo avere prodotto una colonna di fumo lungo otto chilometri dal livello del mare, con la cenere che si è dispersa verso sud-est. Pioggia ‘nera’ su Catania, Nicolosi e Tremestieri Etneo.
Il sindaco del capoluogo etneo, Enrico Trantino, ha disposto per le prossime 48 ore il divieto temporaneo di circolazione di mezzi a due ruote e il limite di 30 chilometri orari per gli altri mezzi. L’attività del vulcano ha prodotto anche un trabocco di lava dall’orlo occidentale del cratere Bocca Nuova. Al momento gli esperti Ingv osservano “una debole attività infrasonica al cratere di sud-est. Riaperto completamente l’aeroporto Fontanarossa.
Sac, società di gestione dell´aeroporto di Catania, comunica che l´Unità di crisi ha disposto la riapertura totale e completa dello scalo a partire dalle ore 20 locali. Lo riporta una nota precisando che in stretta collaborazione con le compagnie aeree e tutti gli attori coinvolti nelle operazioni di scalo, Sac confida nel ripristino di tutti i servizi e dei regolari collegamenti aerei nel più breve tempo possibile.
Il Codacons richiede al ministro Nello Musumeci la dichiarazione di stato di calamità. Non si può resistere a quanto ancora oggi accaduto su Catania. La cenere dell’ Etna ha ricoperto le strade e ha determinato l’ennesima chiusura dell’ aeroporto. È necessario – afferma Francesco Tanasi Segretario Nazionale – un intervento governativo urgente per dare un aiuto concreto alla città e alla sua provincia. La cenere provoca pericoli alla circolazione stradale e alla salute degli abitanti oltre che notevoli problemi ai voli in arrivo e in partenza. E’ di fatto uno stato di calamità che deve essere ufficializzato da un apposito intervento del governo nazionale. Il Codacons richiede pertanto al ministro Musumeci di avanzare l’ istanza al prossimo consiglio dei ministri. – conclude Tanasi.