Il Cratere Voragine dell’Etna: Un Gigante che si Risveglia

L’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, ha recentemente segnato un nuovo capitolo nella sua lunga storia di attività vulcanica. Il cratere Voragine, dopo un periodo di quiescenza, è diventato la nuova vetta dell’Etna, raggiungendo un’altezza di 3369 metri, la più elevata mai registrata.

La recente attività effusiva ha trasformato il paesaggio, con una nube eruttiva che si è diretta verso sud, lasciando una scia di cenere. L’ampiezza del tremore vulcanico ha raggiunto livelli alti, indicando un’intensificazione dell’attività stromboliana. Questi eventi sono stati accuratamente monitorati dall’Osservatorio Etneo dell’INGV, che ha registrato un incremento graduale dell’attività a partire dalle ore serali del giorno precedente.

Il fenomeno ha catturato l’attenzione non solo degli esperti ma anche del pubblico, grazie alle spettacolari immagini fornite dai droni che hanno sorvolato l’area, documentando l’incremento dell’altezza del cratere. Questa crescita è stata stimolata da un’attività stromboliana iniziata il 14 giugno e da un episodio parossistico il 7 luglio, che ha ulteriormente aumentato lo spessore dei depositi vulcanici.

L’attività infrasonica è stata registrata ad alta intensità, con le sorgenti degli eventi localizzate proprio al cratere Voragine, situato a circa 2800 metri sul livello del mare. Questi segnali sono premonitori di possibili nuove manifestazioni vulcaniche, che potrebbero avere implicazioni non solo scientifiche ma anche per la sicurezza delle aree circostanti.

L’Etna continua a essere un vulcano sorvegliato strettamente, con gli occhi del mondo puntati su di esso, in attesa di vedere quale sarà il prossimo capitolo della sua storia millenaria. Per ora, il cratere Voragine si mostra in tutta la sua potenza, un promemoria della forza inarrestabile della natura.