Sono ormai passati trentuno anni dalle stragi mafiose di Capaci e via d’Amelio che sconvolsero la Sicilia e l’Italia intera in quel lontano 1992.
Ma il tempo non ha fermato la forza della legalità e l’energia nel coltivare la memoria. E allora ecco un’iniziativa simbolica, quale tappa di avvicinamento al percorso della legalità, in vista del trentennale delle stragi.
Il Questore di Catania dr. Vito Calvino ha consegnato oggi l’olio del Giardino della Memoria di Capaci all’Arcivescovo metropolita di Catania Mons. Luigi Renna, che ne farà dono alle diocesi catanesi, affinché quest’olio venga consacrato nella Santa messa crismale del giovedì santo, per essere utilizzato nel corso dell’anno liturgico.
L’olio è prodotto dall’associazione “Quarto Savona 15”, la Onlus fondata da Tina Montinaro, che cura insieme ad altre realtà locali il Giardino della Memoria, uno spazio verde vicino al luogo dove si consumò l’omicidio del giudice Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.
L’Olio è nato dai frutti di quegli alberi d’ulivo, ognuno dedicato a una persona delle Istituzioni caduta per mano della mafia, coltivati su un luogo che è stato testimone di un’immane tragedia e ha convertito il sangue delle vittime in un segno, un simbolo che assume un valore spirituale di grande importanza, un segnale di speranza e redenzione affinché il sacrificio dei martiri di Mafia non sia stato inutile.