Nel tardo pomeriggio l’aeroporto Fontanarossa di Catania ha riaperto con una funzionalità limitata a due voli l’ora e solo con il terminal C aperto. Per il ritorno alla normalità si dovrà attendere la giornata di mercoledì. L’incendio scoppiato domenica notte al piano terra dello scalo Vincenzo Bellini è stato spento definitivamente alle 5,45 di questa mattina. Dodici ore dopo è arrivata la notizia della riapertura parziale. Un piccolo miracolo.
La procura di Catania ha aperto un’indagine. Il procuratore di Catania Carmelo Zuccaro ha delegato la polizia giudiziaria per far luce sulla vicenda. Prima di formulare ogni ipotesi i magistrati etnei attendono la relazione finale dei vigili del fuoco che non arriverà prima di domani. Fino ad allora soltanto ipotesi. Da quanto si apprende la prima ricognizione delle squadre investigative dei vigili del fuoco, effettuata all’alba al termine delle operazioni di spegnimento, avrebbe individuato il focolaio dell’incendio in uno dei box riservati alle compagnie di noleggio auto.
Sotto la lente d’ingrandimento c’è l’impianto di condizionamento che potrebbe aver avuto un malfunzionamento e un successivo cortocircuito. Il terminal è stato invaso dal fumo per ore, fortunatamente non si sono registrati feriti fra i passeggeri in transito domenica sera. Solo molto spavento.
Questa mattina la Sac, società che gestisce lo scalo catanese, in coordinamento con Enac ed Enav, si è attivata per la riprogrammazione dei voli di questi giorni e ha individuato altri aeroporti per la riprotezione dei passeggeri: Comiso, Palermo, Trapani, Lamezia Terme e Reggio Calabria. “Voglio chiarire in maniera assolutamente inequivocabile – ha detto l’amministratore delegato di Sac Nico Torrisi – che i danni che ci sono stati al Terminal A sono assolutamente marginali e non è andato a fuoco, come è stato detto, tutto l’aeroporto ma purtroppo una piccola parte che stiamo già ripristinando e che speriamo di riaprire al più presto”.