Il sequestro disposto dalla Procura di Catania nel Terminal A dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini è “stato solo parziale e non impedisce la riapertura dello scalo”. Lo afferma il procuratore Carmelo Zuccaro che ha aperto un’inchiesta sul rogo contro ignoti. Il provvedimento adottato è di natura probatoria ed è finalizzato a evitare che ci sia una modifica dei luoghi in vista di ulteriori accertamenti che dovranno ancora essere eseguiti.
L’inchiesta, sarebbe stata aperta per incendio colposo ed è, allo stato attuale, contro ignoti. Le indagini sono coordinate dal procuratore Zuccaro e dagli aggiunti Agata Santonocito e Fabio Scavone e mirano ad accertare, oltre alle cause del rogo, anche se ci sono state violazioni delle norme sulla sicurezza negli aeroporti.
Il sequestro probatorio nello scalo riguarda un’area limitata del piano terra, agli arrivi, del Terminal A, che interessa la zona dei noleggi, un’uscita laterale e una per il punto taxi e parte di un bar. L’area prima di essere riaperta dovrà essere bonificata e messa in sicurezza. Restano ‘libere’ le zona arrivi e le scale mobili che collegano il piano con l’area partenze del Terminal A.
Intanto l’accountable manager e direttore generale di Gesap, la società di gestione dell’aeroporto internazionale Falcone Borsellino di Palermo, fanno sapere: “Accetteremo venti voli ex Catania per domani, giovedì 20 luglio, e nessuno da venerdì a domenica”.
“L’infrastruttura sta reggendo – dice Chieppa – ma per un aeroporto come Palermo, che ha già di suo una crescita del 15% di traffico, il rischio è compromettere la qualità dei servizi, anche perché alcuni operatori aeroportuali stanno riscontrando difficoltà per via dell’enorme traffico e per le procedure scorrette di alcune compagnie che hanno inviato voli a Palermo senza preavviso. Siamo in continuo contatto con Enav, Enac e Assoclearance, con tutte le compagnie – conclude Chieppa – e abbiamo già comunicato che domani, giovedì 20 luglio, accetteremo al massimo venti voli ex Catania, mentre da venerdì fino a domenica non ci sarà spazio per nessun volo oltre ai nostri”.
Nei giorni scorsi, l’aeroporto di Palermo ha fatto atterrare oltre 45 voli, compresi i 330-200 di ITA con 250 persone a bordo. “Questa emergenza richiede un supplemento di lavoro e di responsabilità da parte di tutti – dice Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap -. L’aeroporto di Palermo sta reggendo bene l’aumento dei voli dovuto al blocco delle attività di Catania, ma limiteremo l’afflusso di traffico aereo, essendo già molto oltre il limite di capienza, anche per il ritardo nei lavori, che comunque vanno avanti spediti. In questi giorni di emergenza, il personale, a cui va il nostro apprezzamento, con grande fatica e stress sta fronteggiando con tutte le forze un momento eccezionale e delicato, con punte di 45 voli (90 movimenti) in più al giorno rispetto alla programmazione prevista nello scalo palermitano, già notevole per il periodo”.