L’Etna, il vulcano più attivo d’Europa, ha dato spettacolo con una fontana di lava che ha generato una nube eruttiva imponente, salita fino a 9.5 km di altezza. Il fenomeno, iniziato ieri sera, si è concluso alle 3.20 della notte. La cenere e il materiale piroclastico hanno interessato diverse località, da piano Vetore a Nicolosi, Ragalna e Pedara e Catania.
Durante l’eruzione, il Cratere Bocca Nuova ha prodotto trabocchi lavici, mentre la Voragine ha continuato una debole attività esplosiva. Il tremore vulcanico ha raggiunto il picco alle 00.50, per poi diminuire rapidamente ai valori medi. Dalle 3, le sorgenti del tremore si sono spostate leggermente più ad est, e l’attività infrasonica è calata notevolmente.
A seguito della caduta di cenere, l’aeroporto di Catania ha ripreso le operazioni di decollo dalle 18, con arrivi limitati a due movimenti all’ora fino alle 20, e poi incrementati a sei movimenti all’ora fino alle 22.
Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha emesso un’ordinanza che impone, per 48 ore, il divieto di circolazione per mezzi a due ruote e monopattini, e limita la velocità degli automezzi a 30 Km/ora. I cittadini dovranno conferire la cenere raccolta in contenitori di piccole dimensioni presso i punti di raccolta comunali.
Dopo l’ultima ‘pioggia nera’, che ha colpito duramente Aci Sant’Antonio, il sindaco Quintino Rocca sollecita l’intervento di Stato e Regione. Egli sottolinea il danno economico per commercianti, agricoltori e operatori turistici, oltre al peso insostenibile sui bilanci comunali e ai rischi per la salute pubblica. Rocca chiede che la situazione venga trattata come la calamità che è, invocando un’azione decisa da parte delle autorità.