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Lombardo parla dopo l’assoluzione, “processo illogico”

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Catania? Tanti giovani, ma pronto a contribuire.

Conferenza stampa a Catania dopo la conferma dell’assoluzione in Cassazione per l’ex presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, imputato in concorso esterno all’associazione mafiosa e corruzione elettorale. La Cassazione ha ritenuto inammissibile il ricorso presentato dalla Procura generale di Catania contro la sentenza di secondo grado.

“Si è conclusa lunga vicenda giudiziaria, con la conferma dell’assoluzione in Cassazione, e quello che penso è che sia stato un processo illogico – ha detto Lombardo -. Ho la presunzione di sostenere che ci sono pochi uomini politici e amministratori che hanno inferto alla mafia più danni di quanti ne ho inferti io. E’ negli atti, non è una mia elucubrazione. La mafia ha votato per altri uomini politici e altri partiti piuttosto che me. Questo processo mi rimarrà dentro, non basta una sentenza per cancellarlo. Ho molta amarezza. Perchè questo processo? Perchè questi anni?”.

“Si è conclusa una lunga vicenda giudiziaria che mi ha visto protagonista – ha detto Lombardo – esplosa il 29 marzo 2010 prima sulla stampa, che ha raccontato fatti, poi ampiamente dimostrato in sede processuale infondati dal punto di vista penale, e preteso di dettare l’agenda giudiziaria; poi il 29 marzo 2012 con la sentenza del gip che disponeva l’imputazione coatta, che mi ha costretto alle dimissioni da presidente della Regione; anche se in realtà avevo pensato di dimettermi già due anni prima”.

Lombardo ha rivelato di non sentirsi “felice” della sentenza della Corte di Cassazione di due giorni fa, ma piuttosto liberato: “Una grande amarezza, nessuna sentenza potrà cancellare quello che ho subito. Ringrazio i miei legali, amici e soprattuto i miei familiari per la sofferenza e dolore che hanno vissuto, soprattutto nella fase iniziale, e mi hanno sempre sostenuto. E grazie alla mia fede, parola non tanto usata oggi”.

Sindaco di Catania? Tanti giovani, ma pronto a contribuire. Parcheggi, pedonalizzazione e valorizzazione della Playa, riqualificazione del Corso dei Martiri: queste le 3 grandi “incompiute” a Catania secondo Raffaele Lombardo, che dovrebbero essere al centro dell’attività della prossima amministrazione.

Sul suo futuro impegno in politica, e in particolar modo per le prossime elezioni a Catania,  Lombardo dice: “Un impegno senz’altro ci sarà. Non ci sarò più per 20 ore al giorno, c’è sempre determinazione ma quel tipo di impegno non c’è e non ci sarà più, sono anche invecchiato. Ci sono tante persone che possono impegnarsi, più giovani e che hanno più energie. Il mio contributo, quello della mia generazione, sarà totale, ma ci deve essere appunto un giovane a raccogliere il testimone e deve essere capace di amministrare. Sarò io il candidato sindaco dell’Mpa? No”.

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