Migranti: mons. Renna, “i medici hanno usato giuramento Ippocrate”
Con l’ok allo sbarco dei migranti a terra “i medici hanno agito secondo scienza e coscienza ed hanno rispettato pienamente il giuramento di Ippocrate. Anche perché è vero che ci sono delle fragilità che appaiono evidenti per una malattia ma ci sono anche le vulnerabilità, cioè la predisposizione ad ammalarsi. I medici hanno colto uno stato al limite dell’equilibrio per queste persone”. Ad affermarlo è stato il vescovo di Catania, Luigi Renna a margine di un convegno a Roma ptomosso dalla Cei.
Commentando le parole del premier Meloni, il vescovo ha detto: “Dobbiamo rispettare il lavoro del legislatore ma anche rispettare il lavoro dei medici quando è in gioco una cosa così grave come la salute fisica e psichica” . A quanti sostengono che le linea del governo è una conseguenza della scelta degli italiani dopo le ultime elezioni, monsignor Renna ha aggiunto: “Chi ha scelto questo governo ha evidentemente condiviso una certa proposta, ma credo che ad un certo punto una regolamentazione vada fatta, non ci deve essere una accoglienza poco responsabile ma deve esserci anche una differenza tra ciò che serve immediatamente, come salvare delle vite, e ciò che deve essere risolto sedendosi intorno ad un tavolo sia nazionale che internazionale e nelle sedi opportune. Ma nel frattempo occorre salvare le vite umane”.
Per quanto riguarda, infine, le responsabilità a livello europeo, monsignor Renna ha spiegato: “Il documento di Dublino diventa il punto di discrimine sul quale ritornare, e questo è stato dimenticato da molti governi europei. Occorre una legislazione equa e che veda più responsabili gli altri paesi europei. Spero che questa situazione abbia insegnato qualcosa, spero che la prossima volta ci sarà più cautela e apertura. La linea dura portata avanti fino alla esasperazione di quelle persone non sarebbe andata bene”.