Resta in carcere, a Piazza Lanza, Leonardo Fresta, 40 anni il marito della donna di 32 anni (Catena Pagano, detta Deborah) trovata morta in casa, domenica a Macchia di Giarre, comune ionico in provincia di Catania. L’uomo, 40 anni, era stato fermato lunedì dai carabinieri con l’accusa di omicidio volontario. La vittima era all’interno dell’abitazione in cui i due convivevano con la figlia minore, in quel frangente non presente in quanto affidata ai nonni materni, per trascorrere fuori il fine settimana. Il quadro indiziario raccolto ha permesso di collocare la morte della donna nella serata di venerdì 8 luglio e di riscontrare una sequela di anomalie comportamentali che hanno indotto la Procura di Catania all’emissione del fermo.
Nell’ordine: lo stacco temporale di oltre un giorno e mezzo tra il momento della morte e quello in cui è stato dato avviso dallo stesso Fresta al 118, pur essendosi questi, a suo dire, immediatamente reso conto del decesso; le contradditorie versioni rese al personale sanitario del 118 intervenuto rispetto a quelle fornite nell’immediatezza dei fatti e poi rese in sede di interrogatorio; l’essere state rilevate sul corpo della vittima, da parte del medico legale, indicazioni tali da poter ragionevolmente escludere la causa naturale del decesso, in forza della presenza di numerose ecchimosi riscontrate in varie parti del corpo e della frattura dello sterno e di una costa.