Catania

Nemmeno il caldo ferma FdI: pienone al “Sicilia Mare Nostrum”

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Un pò Atreju, un pò Versiliana, certamente una prova muscolare non da poco che qualcuno ha definito “un atto d’amore sconfinato” – considerate le temperature da caldo record registrate ieri a Catania  – che ha fatto giungere da tutta l’Isola almeno un migliaio di persone al Porto Rossi di Catania, dove si sono ritrovati i maggiorenti di Fratelli d’Italia in Sicilia.

I più perfidi ricordano che una cosa del genere era stata organizzata in piena estate solo da Raffaele Lombardo negli anni d’oro del Mpa, graziando gli intervenuti con l’aria condizionata, la kermesse “Sicilia Mare Nostrum”, pensata dall’ex assessore regionale Ruggero Razza e dal parlamentare Giuseppe Zitelli, in compenso era in riva al mare e piovevano bottigliette d’acqua minerale. Ma nessuno ha fiatato. Anzi. Fino a sera, il pubblico è rimasto ad ascoltare i vertici siciliani del partito che si sono alternati sul palco assieme a due pezzi da novanta del governo Meloni: i ministri Adolfo Urso e Nello Musumeci.

Proprio il titolare dello Sviluppo economico e del Made in Italy ha annunciato di avere “firmato un accordo in tema di innovazione per sviluppare qui una particolare tecnologia per le smartcity ma altre ne seguiranno per quanto riguarda Stmicroelecronics. Il prossimo vertice trilaterale che si terrà a Roma il 30 ottobre – ha annunciato Urso – riguarderà proprio la tecnologia digitale con Italia, Francia e Germania che decideranno insieme cosa fare con le nostre grandi imprese ma anche cosa indicare alla Commissione europea per rendere l’Europa più competitiva”. ”Prima della pausa estiva della prima settimana di agosto – conclude il ministro- presenterò in consiglio dei ministri il piano nazionale sulla microelettronica, con decreto legge il Chip Act italiano,la prima legge nazionale che seguirà in sintonia il Chip Act europeo, per fare investire nel nostro paese le multinazionali straniere”.

Musumeci dal canto suo, parlando di Mare Nostrum, ha ribadito che “l’Italia conta nel mondo se conta nel Mediterraneo – ha detto l’ex presidente della Regione Siciliana –. Contare significa avere un protagonismo sul piano economico e noi possiamo giocare un ruolo da protagonista nella competizione con i paesi del nord Africa, con i paesi europei, con quelli del Medioriente in termini infrastrutturali, con il potenziamento dei porti, con gli hub energetici. Si tratta di sapere mettere assieme gli ingredienti e definire una strategia ed è questo l’obiettivo al quale il Governo Meloni sta lavorando, ognuno con il proprio compito”.

Nel talk, moderato dal giornalista Luca Ciliberti, sono intervenuti anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, l’assessore regionale al Territorio, Elena Pagana e il vicecapogruppo di FdI alla Camera, Manlio Messina che si è tolto qualche ‘macigno’ dalle scarpe proposito delle polemiche sollevate in questi mesi circa la gestione dell’assessorato a Turismo durante la sua gestione.

“Qualcuno – ha tuonato – era infastidito dal fatto che abbiamo rotto un sistema: grazie al nostro operato abbiamo promosso la Sicilia nel mondo, senza clientele, e ancora qualcuno ci accusa di aver operato in modo poco chiaro. La Sicilia come brand, e lo dicono i dati, è stata vista un miliardo di volte ed è al primo posto per flussi turistici. Non credo serva dire altro”. I patrioti in platea applaudono, ma dal palco lo stesso Musumeci assicura che i rapporti con l’attuale esecutivo regionale sono buoni e lo testimonia “l’ottimo lavoro condotto dagli assessori di FdI”.

Presenti in prima fila, anche il capogruppo di FdI all’Assemblea regionale Giorgio Assenza, il senatore di Fratelli d’Italia Salvo Pogliese, il Coordinatore Provinciale Alberto Cardillo e il deputato Nazionale Francesco Ciancitto.

E’ stata anche la prima uscita ‘politica’ per il nuovo sindaco Enrico Trantino che lanciato l’idea di Catania  capitale della Scienza e della Tecnologia:  “In questo momento – ha detto il primo cittadino del capoluogo etneo – siamo leader nel settore dell’elettronica e dell’energia, ma stiamo anche conducendo importanti esperimenti nel campo dei neutrini grazie al lavoro del CNR con l’Università di Catania. Questi sono esempi di come possiamo fare bene e crescere, per far rimanere i giovani e attrarne altri a poter lavorare qui”.

Gli organizzatori promettono un bis quanto prima. Difficile immaginare una sfida più complessa di quella vinta ieri da tutti i partecipanti sia in platea che sul palco.

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Alfio Musarra

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