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Pandora: confermata la sospensione per Sammartino

Luca Sammartino, ex vicepresidente della Regione Siciliana e assessore regionale all’Agricoltura, è stato sospeso da tutti gli incarichi pubblici nell’ambito dell’inchiesta Pandora. Il Tribunale della Libertà di Catania ha confermato la misura interdittiva per Sammartino, che è indagato per due presunti casi di corruzione. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha assunto ad interim le deleghe di Sammartino, esprimendo da sempre la fiducia nella sua lealtà e trasparenza.

Le accuse nei confronti di Sammartino riguardano il cosiddetto “patto delle farmacie” a Tremestieri Etneo, dove Sammartino, secondo l’accusa avrebbe favorito il proprietario di una farmacia in cambio di appoggio elettorale, e la bonifica delle microspie nella sua segreteria politica. Sammartino ha sempre dichiarato la sua estraneità alle accuse e ha espresso piena fiducia nella magistratura.

Il 16 giugno scorso la Procura di Catania ha fatto notificare un avviso di conclusione indagini per 29 persone nell’ambito di un’inchiesta che tratta anche presunte infiltrazioni della criminalità organizzata ed episodi di corruzione al Comune di Tremestieri Etneo.

Dopo l’udienza sull’appello il suo legale, avvocato Carmelo Peluso aveva detto di avere “una sola certezza: noi celebreremo questo processo avendo la certezza di argomenti che portano all’assoluzione dell’imputato” e che “qualunque sia il risultato di questa fase cautelare, c’è una certezza assoluta: Luca Sammartino si sottoporrà a un processo nell’attesa di una certa assoluzione”. Le indagini dei carabinieri sono coordinate dai sostituti procuratori Rocco Liguori, Fabio Saponara e Santo Distefano, dal procuratore aggiunto Francesco Puleio e dalla procuratrice facente funzioni Agata Santonocito.

Santi Rando, l’ex sindaco di Tremestieri Etneo, ancora in carcere, durante le dichiarazioni spontanee al Gip Carla Aurora Valenti, avrebbe negando categoricamente di aver chiesto voti ad ambienti malavitosi e annunciando le sue dimissioni da sindaco. Ha affermato di essere certo di poter dimostrare la sua innocenza riguardo alle accuse di scambio elettorale politico-mafioso.

Nel dettaglio, la sospensione dagli incarichi pubblici è una misura che può essere adottata nei confronti di persone che ricoprono funzioni o servizi pubblici. Questa misura può essere di natura penale, disciplinare o cautelativa.

Natura della sospensione: La sospensione può essere disposta come sanzione penale o disciplinare, oppure come misura cautelativa. Nel caso di sanzione penale o disciplinare, viene applicata a seguito di un procedimento giudiziario o disciplinare. Come misura cautelativa, invece, viene adottata per prevenire ulteriori danni o rischi durante le indagini.

Procedura: La sospensione viene disposta da un giudice o da un’autorità competente. Nel caso di sospensione penale, il giudice può decidere di sospendere temporaneamente l’imputato dall’esercizio delle sue funzioni pubbliche se è accusato di un reato contro la pubblica amministrazione. Prima di prendere questa decisione, il giudice deve interrogare l’indagato per valutare la necessità della misura.

Durata e limiti: La sospensione è temporanea e può essere totale o parziale, a seconda della gravità del caso e delle esigenze cautelari. Non si applica agli uffici elettivi ricoperti per diretta investitura popolare, come i consiglieri regionali o i parlamentari.

Finalità: La sospensione mira a garantire l’integrità e la funzionalità dell’amministrazione pubblica, prevenendo che l’indagato possa influenzare negativamente le indagini o continuare a commettere reati.

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Redazione