Rifiuti: l’appello accorato di Trantino contro l’inciviltà

Il sindaco di Catania, Enrico Trantino, ha espresso forte disappunto in un recente post, commentando la crescente inciviltà legata all’abbandono dei rifiuti ingombranti in città, nonostante gli sforzi dell’amministrazione. Ecco le sue parole:

“Sta diventando snervante. Nonostante l’apertura di nuovi centri di raccolta, l’organizzazione – a chiamata e mediante piattaforme mobili – per il conferimento degli ingombranti, la situazione peggiora. Ricevo pochi minuti fa da chi coordina le attività per conto di una delle tre aziende che si occupano del servizio di raccolta: ‘Impiegheremo anche stanotte mezzi e personale per rimuovere questi ingombranti abbandonati sulle strade del centro, da Piazza Verga a Largo Bordighera, da Via Archimede a Via Toselli passando per Via Oliveto Scammacca, da “cittadini” impudenti… Raccogliamo 23 ore al giorno rifiuti sparsi abbandonati ovunque per tentare di mantenere un livello di decoro accettabile.’

Il sindaco continua, evidenziando come questa tendenza abbia incentivato comportamenti incivili da parte di una significativa porzione di cittadini:

“Il risultato evidente è l’incentivazione di un comportamento indegno: l’esposizione di qualsiasi rifiuto a qualsiasi ora e in qualsiasi giorno da parte di un’ampia porzione di cittadinanza che, a volte, coincide con quella stessa parte che lamenta una città piena di rifiuti. Non trascurando l’incidenza sulla percentuale di raccolta differenziata.”

Trantino sottolinea la mancanza di strumenti di controllo adeguati fino all’arrivo della nuova squadra di vigili nella primavera prossima, ribadendo che dal 1990 non sono state fatte assunzioni. Ma il problema principale, afferma, non è solo legato alla carenza di risorse per la repressione:

“La vera questione è se in un contesto civile si possa pensare che la repressione – impossibile anche se disponessimo di migliaia di uomini – sia l’unica forma di reazione, rispetto a un fenomeno che empiricamente, considerata la diffusione, è alimentato anche da una buona parte di cittadini che si lamenta del degrado e chiede ‘ma l’amministrazione cosa fa?’. La città è la somma dei comportamenti di ciascuno di noi. Non esistono telecamere, eserciti, sanzioni che possano risolvere il problema, se chi dovrebbe rispettare le regole agisce nell’indifferenza alle stesse (e magari si lamenta).”

Il sindaco ha ricordato che, nell’ultimo mese, sono state elevate sanzioni per 54.000 euro, ma evidenzia che chi si accorge dei controlli cambia comportamento solo temporaneamente o sposta i rifiuti in zone meno sorvegliate.

“Potremmo non raccogliere ciò che è ‘rifiuto difforme’, ma penalizzeremmo i cittadini che rispettano le buone prassi e vorrebbero la città pulita.”

Trantino conclude l’intervento con un profondo interrogativo:

“Ma quel che veramente avvilisce (e non fa dormire qualcuno) è, perché? Perché non chiamare le ditte per raccogliere gli ingombranti o portarli nelle isole ecologiche? Perché non conferire regolarmente, sapendo che l’abbandono scriteriato di rifiuti alimenta la vita di blatte e topi? Perché – insomma – rifiutarsi di cambiare? Gli animali si adattano all’ambiente per sopravvivere in condizioni migliori. Noi?”

Un appello accorato per un cambiamento di mentalità e per una maggiore collaborazione dei cittadini nel mantenere il decoro della città.