RoadShow a Catania, l’informazione nell’era dell’Intelligenza artificiale
L’innovazione dell’informazione digitale è stata al centro del RoadShow a Catania, tenutosi nei locali del museo Diocesano. Un evento organizzato da Digitrend editore anche del quotidiano cataniaoggi.it e promosso dall’assessorato alle Attività Produttive della Regione siciliana in cui si è discusso dei nuovi orizzonti dell’informazione e della trasformazione digitale del quotidiano La Sicilia. Questo appuntamento segue quello già svoltosi a Enna il 22 settembre e anticipa la terza tappa del RoadShow dell’Informazione Digitale, che si terrà a Palermo.
Nel corso del dibattito, moderato dal giornalista Francesco Lamiani, sono emerse le nuove opportunità della piattaforma di Digitrend ed uno dei temi affrontati è stato l’uso dell’Intelligenza artificiale nei quotidiani online.
Il confronto sull’Intelligenza artificiale
Per il Ceo di Digitrend, Biagio Semilia, “l’Intelligenza artificiale non deve essere vista come un nemico, altrimenti l’intero sistema dell’informazione rischia di essere travolto dalla modernità. Il punto fondamentale è guidare il cambiamento ed i giornalisti, senza i quali non è possibile fare informazione di qualità, devono sapere maneggiare le nuove tecnologie, che sono strumenti per migliorare la qualità del lavoro contro il degrado dei social. Peraltro, abbiamo istituito il Premio innovazione Sicilia che ha tra le mission quella di rendere sempre più semplice il linguaggio per l’utenza, spesso incrostato dal burocratese, ma al centro di questo processo ci saranno sempre i giornalisti”.
Aprire il giornale agli utenti
Gianni Messina, CTO della tech company, ha parlato delle nuove esigenze dell’utenza e delle aziende legate all’informazione. “Ascoltiamo i bisogni degli editori che, di volta in volta, ne hanno sempre diversi. Ci stiamo concentrando nel comprendere i flussi di informazione tra i giornali online, quelli certificati con tanto di registrazione al Tribunale e coloro che pubblicano notizie o foto sui social. Il peso è dalla parte dei primi, per cui il nostro obiettivo è di aprire il giornale alla community degli utenti, offrendo loro l’opportunità di dare un proprio contributo, tra cui video o foto, naturalmente con la mediazione dei giornalisti”.
Il direttore de La Sicilia, Antonello Piraneo, ha discusso dell’opportunità di esplorare dei nuovi linguaggi e dell’Intelligenza artificiale che, se guidata dagli stessi operatori dell’informazione, riuscirebbe a facilitare e rendere snello il lavoro dei giornalisti.
Gli aiuti per la Transizione digitale
Nel corso del suo intervento, Sebastiano Di Betta, presidente della FED, ha puntato l’attenzione sulla strategicità di una informazione corretta. “L’Intelligenza artificiale deve essere interpretata come un nuovo strumento di crescita per gli editori ed i giornalisti. Inoltre, credo sia fondamentale, contestualmente, mettere ordine ad un sistema attuale di informazione in cui regna il caos. E sotto questo punto di vista le istituzioni devono aiutare questo processo di transizione digitale”.
Al dibattito ha preso parte l’editore de La Sicilia, Domenico Ciancio, che, nel suo intervento, ha raccontato la storia dell’editoria catanese, dagli inizi del secolo scorso, in cui un ruolo chiave lo ha assunto il giornale fondato dal padre, Giacomo Villa, agente commerciale de La Sicilia, il presidente del Consiglio comunale di Catania, Sebastiano Anastasi.
Razza, “sostenere gli sforzi delle aziende”
L’ex assessore alla Salute, Ruggero Razza, ha messo in evidenza come sia importante per le istituzioni “sostenere le aziende per sfruttare i nuovi canali usati dagli utenti, tra TikTok, allo scopo di aumentare la platea di persone a cui offrire informazioni corrette”.
“La Regione è per l’innovazione” ha detto assessore Tamajo
All’evento c’era anche l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo. “Abbiamo dato – ha detto Tamajo – da 10 mesi dei segnali al mondo dell’informazione, mettendo risorse, e non è un mistero che da parte del Governo regionale c’è un forte interesse verso la ricerca e l’innovazione”.