Il tribunale della Valletta ha accolto la richiesta di estradizione in Italia presentata dalla procura di Catania contro il maltese John Spiteri, sospetto trafficante maltese di stupefacenti legato a clan siciliani, arrestato il 10 giugno a Malta su mandato di arresto internazionale spiccato dai magistrati siciliani.
L’uomo, 56 anni e conosciuto come ‘Gianni’, in Italia sarà processato con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso destinata al traffico di cocaina e marijuana. Nel 2021 il presunto trafficante maltese faceva parte del gruppo di 21 persone che fu arrestato in Italia nel quadro della cosiddetta ‘Operazione La Vallette’ contro un’organizzazione criminale che muoveva droga dall’Albania e dalla Bulgaria verso la Sicilia e Malta, con Spiteri come terminal delle operazioni nell’ex colonia britannica.
Nel corso dell’operazione, all’epoca condotta da oltre cento agenti della Guardia di Finanza, fu sequestrato un totale di 430 chilogrammi tra cannabis, hashish e cocaina. I legali di Spiteri presentarono immediatamente ricorso contro l’estradizione, arrivando a sostenere che in Italia aavrebbe rischiato “solo” 24 anni per l’associazione a delinquere e “soltanto” 13 anni per il traffico di stupefacenti, entrambi reati da ergastolo a Malta.
In un primo tempo la giudice maltese Donatella Frendo Dimech aveva respinto la richiesta di estrazione, sulla base della mancanza di informazioni specifiche sulle prove della magistratura italiana. La Procura generale ha però presentato ricorso ottenendo dall’Italia tutti i dettagli richiesti. Tra essi anche intercettazioni telefoniche che dimostrano i legami tra Spiteri e l’italiano Rosario Amico per organizzare spedizioni di droga dalla Puglia a Malta condotte tra il 2018 ed il 2019 con una vettura con targa maltese che veniva fisicamente guidata da un altro socio maltese di Spiteri, Fabian Catania di 55 anni, gia’ incriminato per traffico di droga nel 2018, e dall’ albanese Eriseld Hoxhaj, detto ‘Riku’.
La documentazione presentata è stata considerata “una spiegazione dei fatti molto chiara e dettagliata” dal collegio che oggi ha dato il via libera. Spiteri ha ancora sette giorni per presentare un ultimo ricorso per una qualsiasi presunta violazione dei diritti di difesa.