Promuovere un nuovo reticolo comunicativo per rafforzare le conoscenze e le competenze espressive dei docenti e studenti al fine di migliorare anche i rapporti tra tutti i Paesi delle sponde del Mediterraneo.
Tematiche che, grazie alla “Settimana della Mobilità”, una delegazione composta da venti docenti e studenti provenienti dall’Università di Tunisi El-Manar e dall’Università della Giordania ha potuto approfondire nell’ambito del progetto “Lingua Franca. Un’esperienza di condivisione linguistica tra le sponde del mediterraneo” sviluppato tra le Università/AFAM/ITS della Regione Siciliana e gli Istituti di Istruzione Superiore dei Paesi della sponda sud del Mediterraneo.
Una settimana di studi e seminari – conclusa oggi – organizzata dalla Scuola di Lingua italiana per Stranieri (ITALSTRA) nei locali del Dipartimento di Scienze umanistiche e della Struttura Didattica Speciale di Ragusa dell’Università di Catania .
«La settimana di mobilità ha rappresentato, per gli studenti coinvolti, l’occasione per approfondire le loro conoscenze linguistiche nel contesto territoriale e per i docenti, un momento di riflessione sulla formazione linguistica in un’ottica di valorizzazione delle competenze plurilinguistiche – ha spiegato la prof.ssa Rosaria Sardo, responsabile scientifico del progetto “Lingua Franca” -, ma anche uno stimolo sull’importanza di offrire un modello condiviso di valutazione e formazione linguistica on line per il potenziamento delle azioni di internazionalizzazione dei sistemi educativi».
La delegazione degli atenei di Tunisi e Giordania è stata ricevuta, al Monastero dei Benedettini, anche dal rettore Francesco Priolo, dalla prorettrice Francesca Longo, dalla direttrice e dal vicedirettore del Disum, Marina Paino e Gaetano Lalomia, dalla coordinatrice istituzionale Erasmus dell’ateneo catanese Daniela Irrera, dalla delegata Disum alle attività internazionali Agnese Amaduri e dai componenti del comitato scientifico della Scuola di Lingue e Cultura italiana per stranieri, Carminella Sipala e Attilio Scuderi.
Presenti ai lavori anche diversi docenti degli atenei partecipanti, tra i quali Mahmoud Jaran, Halima Ouanada e Fethi Nagga. Nel corso della settimana la delegazione ha potuto scoprire i centri storici di Catania e Ragusa Ibla e inoltre il Museo archeologico del Palazzo Ingrassia e il Monastero dei Benedettini oltre l’Etna.
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