“Abbiamo fatto una ricognizione importante, di quelli che sono i temi generali della sicurezza a Catania che nonostante la specificità non sono del tutto distanti da quelle di altre realtà di tipo metropolitano”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parlando a Catania a conclusione dell’incontro sull’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto in prefettura. “In termini di impegno abbiamo già dato rassicurazioni al sindaco Trantino – prosegue – sulla sicurezza in generale e su quel fabbisogno della stessa in termini di percezione da parte della cittadinanza. Esercito? Già c’è Catania di una limitata quota di 16 unità, in quanto a forze armate. Sono in corso finanziamenti per la sicurezza sino ad un milione di euro, saranno dedicati per le città metropolitane, come appunto nel caso di Catania”.
Il ministro, rispondendo a una domanda sul caso di uno dei due candidati a sindaco di Acireale, Roberto Barbagallo, sul quale pende una condanna in primo grado, con pena sospesa, ha detto: “Una eventuale commissione prefettizia nasce rispetto a un’amministrazione comunale che si è costituita. Questo signore è in una competizione elettorale: vediamo innanzitutto se i cittadini lo eleggono, dopodiché ci si porrà il problema”.
“C’è il massimo delle garanzie massime possibili – ha spiegato Piantedosi -. In provincia di Catania già due Comuni sono gestiti da commissioni prefettizie, quindi non c’è timore che ci possa essere un abbassamento dell’attenzione. Vediamo innanzitutto chi vince e poi vediamo se ci saranno i presupposti per quello che si potrà fare. Non è una cosa che si risolve con due battute, va vista secondo dati ben precisi e la prefettura di Catania offre il massimo delle garanzie affinché ci possa essere la massima attenzione su questo tipo di problema”.
“Il provvedimento che riguarda l’inasprimento delle pene nei casi di violenza sulle donne, secondo me e’ molto importante. E’ chiaro che non basta solo un’azione repressiva o comunque di carattere penale. Questo tema riguarda problematiche di natura culturale che vanno affrontate”. Ha detto Piantedosi. “Tra le misure di pertinenza del ministero dell’Interno – ha aggiunto – c’e’ l”estensione del ricorso all’istituto dell’ammonimento da parte del questore”.
“E’ un istituto che presuppone che la vittima o la potenziale vittima vede nell’autorita’ di pubblica sicurezza un riferimento a cui rivolgere l’attenzione quando la situazione e in una fase preliminare. Incoraggeremo a rivolgersi agli uffici di pubblica sicurezza, polizia carabinieri e guardia di finanza, prima ancora che si ponga il problema delle denuncia. La parte repressiva ci vuole, e’ doverosa ma ci vuole un progetto culturale complessivo per capire quali sono le cause e perche’ si inseriscono in un processo culturale di visione della donna come un oggetto”.
“Colgo l’occasione per fare gli auguri più sinceri al nuovo sindaco Trantino. Sindaco di una città bellissima, importantissima e molto impegnativa. A lui do un segnale di collaborazione”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi parlando a Catania a conclusione dell’incontro sull’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto in prefettura.