A Catania il 28 novembre dello scorso anno al culmine di una lite per questioni legate ad una partita di calcetto, avrebbe tentato di uccidere il cugino sparandogli alcuni colpi di pistola che lo raggiunsero alla coscia destra, a soli tre centimetri dall’arteria femorale. E’ quanto la Procura della Repubblica di Catania contesta ad un uomo di 32 anni, Andrea Calabretta, arrestato con le accusa di tentativo di omicidio aggravato dai futili motivi e porto ed illegale detenzione in luogo pubblico di arma comune da sparo.
La vittima abbandonata in strada fu portata in ospedale, sottoposta ad intervento chirurgico e dichiarata guaribile in più di 40 giorni. Secondo quanto accertato dalle indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura etnea ed avviate dopo la segnalazione dei sanitari dell’ospedale dove si presentò il ferito, durante una partita di calcetto vi sarebbe stata una lite tra la vittima e un altro ragazzo, cognato di Calabretta, per contrasti su una fase di gioco, per cui la vittima avrebbe voluto pagare solamente una quota di sette dei 14 euro dovuti per l’affitto del campetto, senza riconoscere la vittoria degli avversari. La lite successivamente sarebbe continuata dove sarebbe avvenuto il ferimento.
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