Tensioni “azzurre”. Il regolamento del Consiglio impedisce il cambio di casacca
Il recente post di Nicola D’Agostino, deputato di Forza Italia, accoglie pubblicamente Gerry Barbagallo, ex esponente del Pd, nel gruppo comunale del partito a Catania: “Benvenuto in Forza Italia, Gerry Barbagallo. Cresce il gruppo in consiglio comunale a Catania”. Tuttavia, il messaggio, accompagnato da una foto, ha sollevato un immediato polverone tra i membri della stessa Forza Italia a livello locale. Mentre Antonio Tajani celebra il passaggio di Barbagallo durante una convention a Santa Flavia, dal Palazzo degli Elefanti arriva una smentita categorica. “Nessun nuovo ingresso nel gruppo”, dichiara il capogruppo Piermaria Capuana, sostenuto dall’europarlamentare Marco Falcone, già ex assessore regionale al Bilancio.
Questo episodio ha acceso una domenica di tensioni tra i “berlusconiani” siciliani, con Catania ancora una volta come terreno di scontro.
Ricapitolando gli eventi, tutto è cominciato con un breve riferimento di Tajani, che durante il suo intervento ha accennato all’ingresso di Barbagallo nel partito. Tuttavia, Capuana ha prontamente replicato: “Abbiamo appreso del presunto ingresso di un consigliere ex Pd nel nostro gruppo, ma si tratta di un annuncio fatto senza consultare i vertici provinciali e cittadini del partito, né il capogruppo”, ha scritto Capuana. Il regolamento interno, infatti, prevede che ogni cambio di gruppo debba essere formalizzato tramite richiesta e approvazione del capogruppo.
“Ad oggi, nessuna richiesta è stata presentata né accettata”, ribadisce Capuana, sottolineando come bypassare la leadership e le regole del partito rappresenti una mancanza di rispetto non solo verso Forza Italia, ma anche verso gli elettori. A supporto di questa posizione, il presidente Renato Schifani, intervenuto a Palermo, ha ricordato che “chi fa parte di una squadra deve entrare in una logica di confronto. Le decisioni si prendono insieme, rispettando le regole”.
Capuana prosegue sottolineando che Forza Italia è rappresentata a Catania da cinque consiglieri eletti grazie a un lavoro di squadra e al sostegno di numerosi cittadini. “Nel 2023, abbiamo ottenuto il 13% dei voti alle comunali e nel 2024 abbiamo superato il 20% alle Europee”, afferma, aggiungendo che il gruppo opera in stretta sinergia con il coordinamento provinciale, guidato dall’eurodeputato Falcone, e con quello cittadino, rappresentato dall’assessore Massimo Pesce. Ogni decisione viene condivisa nel rispetto delle dinamiche interne, con trasparenza e confronto.
Capuana conclude ribadendo che Forza Italia è un partito fondato su lealtà e rispetto delle procedure, e che gli elettori sostengono un progetto politico basato sul confronto, non su decisioni imposte dall’alto. Tuttavia, il conflitto interno sembra ancora lontano dall’essere risolto.