“‘Ora parru anglisi ca u sacciu megghiu’. E ora parlo in Inglese che lo conosco meglio. Ross Pelligra, 43 anni, chairman dell’omonimo gruppo leader nel settore delle costruzioni in Australia e presidente della squadra di calcio del Catania, si presenta con quell’attaccamento alla propria terra tipico degli emigranti siciliani sparsi nel mondo. A Catania è chiamato già Rosario”. Lo scrive La Repubblica in occasione di un incontro con l’imprenditore a Catania.
“Il primo a partire dalla Sicilia della mia famiglia fu proprio il nonno Rosario con lo zio Frank – si legge -. Il governo dello Stato di Victoria in Australia cercava manodopera per costruire le proprie città. Erano gli anni ’60 partirono con la nave Galileo Galilei e quando arrivarono credevano di rimanere lì soltanto per due anni”.
Da quella traversata oltreoceano, la famiglia Pelligra ha costruito un impero del mattone: oggi la società ha un fatturato che si aggira tra i quattro e i cinque miliardi di euro l’anno ed investimenti oltre che in Australia, in Cina, India e nelle Filippine.
“Dallo yachting club di Catania, Ross Pelligra mostra alcune delle infrastrutture realizzate dal gruppo: grattacieli, ospedali, rigenerazioni di borghi marinari. E illustra le altre società sportive del gruppo come gli Adelaide Giants, i Cbr Brave nell’hockey maschile e la squadra femminile di basket l’Adelaide Lightning”.
Pelligra – conclude il quotidiano – ha un sogno per Catania: “Vedere la città rinascere. Permettere ai giovani di rimanere nella propria terra perché offre opportunità”, “non vedere più i giovani siciliani costretti ad emigrare all’estero o al Nord Italia”.