Catania

Veglia diocesana a Carruba per la Giornata Mondiale dei Poveri: “Riconosciamo le povertà invisibili”

Venerdì 8 novembre, alle ore 19.00, nella Parrocchia di San Martino Vescovo a Carruba, si terrà una veglia di preghiera organizzata dalla diocesi di Acireale in preparazione all’VIII Giornata Mondiale dei Poveri. Questa giornata, che si celebrerà domenica 17 novembre, è dedicata al tema “La preghiera del povero sale fino a Dio”, un’espressione tratta dalla sapienza biblica e particolarmente significativa nell’anno che prepara al Giubileo Ordinario del 2025.

Papa Francesco sottolinea l’importanza della Giornata Mondiale dei Poveri, definendola “un’opportunità pastorale da non sottovalutare”. Egli invita i credenti a dare ascolto alla preghiera dei poveri, a riconoscerne i bisogni e a promuovere iniziative concrete in loro sostegno. È anche un momento per valorizzare il lavoro di tanti volontari impegnati nell’assistenza ai più bisognosi.

Nel suo messaggio, il Papa afferma: “La speranza cristiana include la certezza che la nostra preghiera giunga fino a Dio; ma non ogni preghiera, bensì quella del povero”.

Don Orazio Tornabene, direttore della Caritas diocesana di Acireale, evidenzia la necessità di riflettere sul significato delle parole di Papa Francesco: “Queste parole ci aiutano a comprendere chi sono i poveri e a riconoscere le diverse forme di povertà che spesso restano invisibili ai nostri occhi”. Egli richiama l’attenzione sulle povertà presenti nelle comunità, chiedendosi quanto siamo veramente uniti come fratelli e sorelle, parte di una stessa comunità.

“Riconosciamo la nostra povertà spirituale davanti a Dio – prosegue don Orazio – così da elevare preghiere autentiche, sentite nel profondo dell’anima”.

Il Papa, inoltre, sottolinea il legame tra preghiera e carità, affermando che “la preghiera trova nella carità, che si fa incontro e vicinanza, la verifica della propria autenticità”. Senza un’azione concreta, la preghiera perde valore, poiché “la fede senza le opere è morta” (Gc 2,26). Tuttavia, ricorda anche che la carità senza preghiera rischia di trasformarsi in semplice filantropia, una generosità che può rapidamente esaurirsi.

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Redazione