25mila vittime in una notte | Focolaio in Italia: molto più grave del Covid, è successo di nuovo
Altro che Covid! In una sola notte sono state contate ben 25 mila vittime. L’ennesimo terrificante focolaio in Italia.
Negli ultimi anni è stato molto difficile convivere con il Covid. La pandemia ha messo in ginocchio il mondo intero, compresa la nostra nazione. Eppure alle brutte notizie non c’è mai fine e, proprio in queste ore, è divenuta virale una vicenda che vedrebbe l’arrivo di un nuovo focolaio.
Si parla persino di 25 mila vittime in una sola notte e la cosa ha spaventato tutti gli italiani.
Oggigiorno è sempre bene stare in guardia e, dopo aver vissuto la pandemia globale, la paura che possa riaccadere una cosa simile è sempre molto alta. Nonostante per fortuna adesso il virus non sia più mortale, comunque continua a circolare e ad essere presente in tutto il mondo.
In queste ore però, ad aver attirato l’attenzione delle persone, è stato un nuovo focolaio, più particolare e decisamente inaspettato. Ma ecco di che cosa si tratta.
Il focolaio e le 25mila vittime in una notte
In queste ore si è sentito parlare più e più volte della cosiddetta influenza aviaria. Si tratta di un virus che colpisce unicamente i volatili e che provoca dei sintomi veramente terribili, tra cui: stato di semi-incoscienza, testa che non riesce a sollevarsi, creste con emorragie sulle punte e diarrea acquosa, la quale provoca poi molta sete. Purtroppo questo virus è cominciato a circolare proprio nella nostra nazione e, in una sola notte, dovranno essere abbattuti più di 25 mila tacchini. Come evidenziato da Rainews.it, questi animali si trovano all’interno dell’allevamento di San Giorgio di Nogaro.
L’esperto Marco Galeotti ha spiegato che si tratta di una triste ma necessaria scelta, vista appunto la pericolosità di questo virus. Ma l’uomo può esserne affetto?
Il pericolo per l’essere umano
Purtroppo sì, l’influenza aviatoria può essere un pericolo anche per l’essere umano. Bisogna comunque sottolineare che sono veramente pochissimi i casi registrati e riguardano unicamente persone entrate a stretto contatto con gli animali malati. Tuttavia, è comunque fondamentale stare attenti e non sottovalutare i possibili sintomi, tra cui: mal di gola, mal di testa, febbre, tosse, diarrea e dolori muscolari. Generalmente il periodo di incubazione varia dai 2 ai 7 giorni e l’influenza può essere più o meno aggressiva a seconda del soggetto. Purtroppo quindi, non essendo più commestibili, questi tacchini sono stati ritenuti pericolosi per l’essere umano e, dunque, abbattuti.
Una triste storia che, tuttavia, non vuole vedere l’ennesimo focolaio in Italia, pericoloso per le persone.