E’ devastante il servizio andato in onda ieri sera su Rete 4 nel corso della trasmissione televisiva “Fuori dal Coro” condotta da Mario Giordano. A Catania “la violenza è all’ordine del giorno”. Nel reportage anche il racconto dell’ultimo episodio di follia avvenuto nei giorni scorsi a Librino “una città nella città, dove un giovane di 33 anni ha deciso di sparare e barricarsi in casa per poi arrendersi. Secondo la classifica stilata da Numbeo, Catania si troverebbe al terzo posto in Europa, e al primo posto tra le città più pericolose d’Italia.
Il bravo cronista Andrea Ruberto con il supporto del direttore di LiveSicilia Antonio Condorelli fotografano in che condizioni si trova la città. “Spacciare per campare” dice uno degli intervistati. “Qui non sono vigenti le regole dello Stato, ma sono vigenti le regole dei clan” dice Condorelli: Nel servizio viene evidenziato il controllo capillare del territorio dei clan. Ma anche molta sporcizia e fogne a cielo aperto, dove giocano anche dei bambini. “Un mondo perso, quello di Librino”.
“Librino non è un caso isolato, basta spostarsi di pochi chilometri per ritrovare degrado e abbandono“. Le telecamere si spostano nel quartiere di San Berillo, definito “uno dei punti più caldi della città”. “Queste strade pullulano di prostitute e spacciatori a ogni ora del giorno e della notte. Nel quartiere regna l’insicurezza”. Le telecamere immortalano spacciatori che smerciano droga in pieno giorno.
Nel servizio viene messo in evidenza la violenza nel cuore di Catania durante le ore notturne. Nelle immagini la violenza inaudita di gruppi di giovani anche con il lancio di bottiglie. A pagarne le conseguenze, commercianti e semplici cittadini “terrorizzati”.