Acireale: uccisi due cugini di Librino

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Sono chiuse le indagini dei carabinieri del commando provinciale coordinati dal sostituto procuratore Michela Maresca, sul duplice omicidio avvenuto martedi notte all’interno di un podere di via Roccamena alla periferia di Acireale nella frazione di Pennisi. I corpi senza vita, sono quelli di due cugini, Vito e Virgilio Cristian Cunsolo, rispettivamente di 29 e 30 anni, tutti e due catanesi. Il sospetto degli investigatori è che i due si trovassero nel fondo agricolo per compiere dei furti di limoni. La scoperta e’ stata fatta da alcuni parenti delle vittime dopo che ieri sera i due non avevano fatto rientro a casa.

Al vaglio degli investigatori dell’Arma coordinati dal comandante del Reparto Operativo dei Carabinieri di Catania Piercarmine Sica. Vi e’ la posizione di un uomo, proprietario del terreno, che al termine dell’interrogatorio, la Procura ha spiccato il decreto di fermo, perché l’uomo ha confessato. Giuseppe Battiato, 72enne, pensionato, ha detto di essere stato svegliato intorno alle 3 di notte dalla presenza in casa sua dei due giovani, che giorni prima l’avrebbero minacciato ed invitato a abbandonare la proprietà e di aver fatto fuoco con una pistola che teneva “sotto il cuscino per il timore di subire ulteriori minacce e furti, come negli anni passati era già avvenuto”.

Successivamente avrebbe trasportato i due corpi nel luogo del ritrovamento con una carriola adibita al trasporto dei limoni. Al momento del ritrovamento dei due cadaveri l’uomo avrebbe confessato il reato e fatto ritrovare l’arma utilizzata, una pistola semiautomatica Browning 7,65, che aveva nascosto sotto una palma nana insieme con il telefono cellulare di una delle due vittime.

Davanti al magistrato, Battiato ha ammesso le sue responsabilità fornendo i dettagli della vicenda. “I rilievi effettuati dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Reparto operativo del Comando provinciale dei Carabinieri di Catania e l’ispezione cadaverica effettuata da un medico legale – precisa la Procura – hanno allo stato confermato la versione dell’uomo nell’attesa comunque dei necessari esami autoptici e degli ulteriori accertamenti investigativi per dare riscontro alle dichiarazioni dell’uomo”. Giuseppe Battiato è stato rinchiuso nel carcere di Piazza Lanza.

Ieri a tarda sera, sul luogo del rinvenimento dei due cadaveri, sono arrivati molti conoscenti dei Cunsolo che abitavano al Villaggio Sant’Agata e ci sono stati momenti di tensione con i militari dell’Arma.

 

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Redazione

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