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Al Castello Ursino opening mostra personale “Innocenti Consuetudini” di Salvatore Bonajuto

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25 novembre ore 17 Castello Ursino

25 novembre ore 17 Castello Ursino Opening della mostra personale di Salvatore Bonajuto “Innocenti consuetudini”

Una location d’eccezione, il maggior museo civico della città di Catania, per celebrare il lavoro dell’artista catanese che dalla sua straordinaria sensibilità trae spunto con questa personale per porre l’attenzione su uno dei temi più drammatici di questi tempi: l’identità di genere e la violenza sulle donne.

Reduce dal recente successo della sua esposizione personale, “Primigenia”, lo scorso settembre a Milano in occasione della prestigiosa manifestazione internazionale “Fuorisalone del mobile 2021” , Bonajuto propone presso il Castello Ursino di Catania una serie di opere scultoree di grande impatto, che raccontano il Femminile nelle diverse accezioni che animano la creatività dell’artista mossa da una sensibilità fuori dal comune: “Adamo ed Eva”, “Dee offese”, “Argille”, “Sirene”, “Amazzoni”, “Guerriere”, “Sante” e “Metamorphosi”.

Nel testo critico curato da Ornella Fazzina, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania, si legge: “Salvatore Bonajuto ha saputo rappresentare, attraverso la lavorazione differente del materiale che, ora ruvido ora liscio si fa significato e significante, l’apologia della sofferenza, della mortificazione della carne e dello spirito, ma al tempo stesso ha parlato del riscatto della donna. Contenuto, tecnica, vissuto personale ed intense emozioni sono il palinsesto sul quale crea il suo racconto visivo.”

La mostra “Innocenti Consuetudini”, a cura di Susanna Francalanci e con il contributo tecnico per l’illuminazione artistica di Light Design del Gruppo Strano, sarà visitabile sino al 5 febbraio 2022 e sarà inaugurata alle 17:00 del 25 novembre alla presenza dell’artista e delle autorità cittadine.

Salvatore Bonajuto

Profilo e biografia

Nato a Catania il 18 Gennaio 1963, Salvatore Bonajuto mostra interesse e predisposizione all’arte e all’architettura fin da giovane, al tempo del liceo.

I suoi interessi si dirigono allora al disegno architettonico, alla ceramica, alla pittura e all’acquarello.

La familiarità con i giardini di famiglia e una disposizione attiva e curiosa verso il mondo della natura lo portano a studi di botanica, che troveranno il loro inquadramento nelle Scienze Agrarie, campo in cui si laureerà.

Fra la fine degli anni settanta e l’inizio degli ottanta del novecento si dedica a un’intensa attività di studio, ricerca e sperimentazione dei media artistici (in specie carboncino e tecniche pittoriche varie) partecipando a numerose esposizioni collettive.

Viene premiato e acquisisce esperienza e notorietà.

L’attività architettonica del restauro di un bene di famiglia di grande valore storico e artistico, la Cappella Bonajuto, a Catania, la riqualificazione e reinvenzione del giardino della Villa Trinità a Mascalucia lo assorbono poi completamente per un lungo periodo.

Coltiva comunque tenacemente l’amore per la pittura e per anni organizza laboratori d’arte nel giardino di villa Trinità, da cui riceve forti stimoli e mediante i quali avvia dialoghi aperti e ininterrotti con numerosi artisti intorno alla pittura, alla scultura, all’arte dei giardini e alla land art.

Idèa e avvia poi una manifestazione green, ormai decennale, intitolata Dove fiorisce la Jacaranda.

Si dedica alla riscoperta e valorizzazione della sua terra, anche imprenditorialmente.

Viaggia e studia ed è così che all’improvviso, quasi al termine di una lunga maturazione attraverso molte diverse esperienze creative, riprende a mettere sulla tela ricordi di viaggio prima ed immagini che lo impressionano poi.

Trova infine grande soddisfazione nella velocità di esecuzione nell’uso dei colori acrilici (dopo aver risperimentato l’acquarello) su vari supporti: tela, legno, intonaco.

Abbandona quasi completamente il pennello per la spatola con la quale gestisce colori ora liquidi, ora pastosi. In continua sperimentazione sulla tela, utilizza diversi materiali passando dall’acqua, al gesso, all’argilla.

Molto vicino a quella che viene chiamata ‘action painting’ egli ritiene che un semplice gesto veramente consapevole possa creare un momento d’arte e di autentica condivisione.

Esposizioni
Fra le esposizioni delle opere di Salvatore Bonajuto si ricordano:

Primigenia
personale di Salvatore Bonajuto 6-10 Settembre 2021 Fuorisalone del mobile 2021 – Opificio 31 – Milano

Autoctonìa
personale di Salvatore Bonajuto Giugno 2020 Palazzo della Cultura – Catania

Âmes Méditerrané
25 Settembre – 20 Ottobre 2019 Centro Culturale Dedalo – Matera

Il Cielo Dentro
16 – 28 Dicembre 2018 Gymnasium – Orto Botanico – Palermo

La Sicilia dalle infinite perle
12 – 6 Maggio 2018 Palazzo dei Duchi di Santo Stefano – Taormina

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