“Andate a lavorare: la pacchia è finita” | Addio assegno di inclusione: da oggi è ufficiale

Addio all’assegno d’inclusione

Uomo triste (Canva) Cataniaoggi.it

Da adesso ti tocca andare a lavorare.. Addio all’assegno di inclusione, la notizia è già stata ufficializzata. Ecco di cosa si tratta.

Se anche tu appartieni a quella categoria di persone che ricevono l’assegno di inclusione, forse dovresti continuare a leggere attentamente questo articolo. Questo perché, dal 2025, le cose potrebbero cambiare in peggio e dovresti tornare a lavorare.

Ma ecco nel dettaglio di cosa si tratta e perché, proprio in queste ore, la notizia non ha entusiasmato una buona fetta di cittadini italiani.

L’assegno di inclusione è una misura di sostegno al reddito introdotta nella nostra nazione con l’obbiettivo di aiutare le famiglie in difficoltà economica. È la rivisitazione del Reddito di Cittadinanza che può essere richiesta da: tutti coloro che si trovano in forti difficoltà economiche, hanno un reddito sotto la soglia prevista, sono cittadini italiani o con permesso di soggiorno. Insomma, un’agevolazione assai interessante che ha aiutato sicuramente una buona fetta di persone.

Eppure, se anche tu ricevi l’assegno di inclusione potresti ben presto dirgli ciao ciao. La motivazione? Eccotela spiegata nel seguente articolo.

Come cambieranno le cose con l’assegno di inclusione

Come ben sappiamo, l’Isee 2024 sta per scadere e chi beneficia dell’assegno di inclusione deve cominciare a prepararsi per rinnovarlo. Questo perché chi non aggiorna l’attestazione potrebbe rischiare grosso e non avere più il diritto a ricevere il pagamento di questa agevolazione. Nonostante non siano ancora arrivate le indicazioni ufficiali da parte dell’Inps, in diversi sostengono che, al contrario dell’anno scorso, non ci sarà più molta flessibilità nelle scadenze. Ebbene sì, dal 2025 si tornerà a parlare di maggiore rigidità, simile a quella che era prevista per il Reddito di Cittadinanza.

Ecco dunque nel dettaglio entro quando dovrai rinnovare assolutamente il tuo ISEE per ottenere l’assegno.

Usare il computer
Uomo che usa computer (Facebook) Cataniaoggi.it

Non aspettare un secondo in più

Chi deve rinnovare l’Isee entro il 2025, quindi, dovrà farlo prima del 31 gennaio. Se il rinnovo non viene effettuato dentro la scadenza, l’assegno di inclusione verrà sospeso dal mese di febbraio. Bisogna comunque sottolineare che sospensione non sarà comunque sinonimo di decadenza definitiva: il pagamento potrà infatti riprendere appena l’Isee verrà aggiornato dall’individuo, con eventuali arretrati riconosciuti, a condizione che ovviamente i requisiti economici siano ancora soddisfatti. Se ci dovessero essere delle variazioni nei redditi rispetto a quanto indicato nel 2024, l’importo potrebbe aumentare o diminuire, a seconda dei casi.

Insomma, se tutto continuerà ad essere in regola potreste non sentirvi dire: “Andate a lavorare: la pacchia è finita” e continuare a ricevere l’assegno di inclusione.