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Ucraina: minori non accompagnati, accordo Tribunale e Save the Children

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Sono 110 i minori ucraini non accompagnati arrivati nel territorio etneo

Sono 110 i minori ucraini non accompagnati arrivati nel territorio etneo, 1 su 16 di tutti i bambini e gli adolescenti in fuga dalla guerra arrivati soli in Italia (1.764 al 13 aprile secondo dati del Ministero dell’Interno). Ampliando lo sguardo, la Sicilia si conferma la prima regione per accoglienza dei minori migranti soli, ospitando 2.712 bambini e adolescenti, il 22,7%, poco meno di un quarto del totale presente nel nostro Paese (erano 11.937 al 31 marzo nel sistema di accoglienza italiano). Per tutelare e sostenere i minori che scappano dal conflitto, ma anche tutti i minori migranti non accompagnati e coloro che sono a rischio di esclusione sociale, vittime di violenza assistita e a rischio di marginalità, il Tribunale per i minorenni di Catania e Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro, hanno stipulato oggi un protocollo d’intesa, il primo del genere in Italia, nell’ottica di miglioramento del sistema complessivo di accoglienza e tutela e per supportare la presa in carico integrata dei bambini, bambine e adolescenti segnalati dall’Autorità Giudiziaria definendo piani educativi personalizzati.

In particolare, le azioni a supporto dei minori stranieri verranno realizzate in collaborazione con UNICEF, il Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, nell’ambito di un più ampio accordo tra le due Organizzazioni a protezione dei minori stranieri non accompagnati. L’accordo, siglato dal presidente del Tribunale per i minorenni di Catania, Roberto Di Bella, e dalla Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, Raffaela Milano, avrà durata biennale e si svilupperà attraverso l’implementazione dell’orientamento socio-legale e dell’assistenza alle persone in difficoltà, con particolare attenzione ai minori stranieri non accompagnati e a quelli a rischio di sfruttamento, abuso ed esclusione sociale. Il supporto informativo e l’orientamento socio-legale saranno rivolti anche a tutori volontari, operatori di comunità e alle altre figure adulte di riferimento. Il Tribunale sarà supportato, su richiesta, nella mediazione culturale attraverso il servizio Helpline multilingue, gratuito, di Save the Children e verrà garantito un servizio online con una mail dedicata, attraverso il quale potranno essere raccolte le richieste di assistenza e di aiuto.

“La collaborazione con Save the Children, che rappresenta una precedente assoluto nella tutela dei minorenni stranieri non accompagnati, soprattutto per quelli provenienti dalle zone di guerra dell’Ucraina, rafforza l’azione del tribunale per i minorenni a tutela dei minori in condizioni di disagio e consentirà di apprestare forme di tutela sempre più efficaci e rispondenti alle esigenze di chi si trova in difficoltà. Peraltro, le sinergie previste dal protocollo si pongono in linea con la direttrice operativa fissata dal Tribunale per i minorenni di Catania e dalla Prefettura di Catania, nell’ambito dell’accordo tra pubbliche amministrazioni che istituisce l’Osservatorio prefettizio sulla condizione minorile nella città metropolitana. Il contrasto alla povertà educativa e al fenomeno della dispersione scolastica, con l’ausilio delle strutture operative e delle professionalità di Save the Children nei quartieri a rischio della città, diventerà più incisivo. Un altro tassello importante è stato aggiunto. La sinergia tra il settore pubblico e il privato sociale qualificato è la strategia.

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