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Codice dei Crimini internazionali, il docente Salvatore Zappalà in Commissione ministeriale

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Ordinario di Diritto Internazionale e attuale direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, è stato nominato dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia

Il prof. Salvatore Zappalà, ordinario di Diritto Internazionale e attuale direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania, è stato nominato componente della Commissione ministeriale per l’elaborazione di un progetto di Codice dei Crimini internazionali.

La Commissione è stata istituita dalla ministra della Giustizia, Marta Cartabia, con decreto del 22 marzo scorso, per l’elaborazione di un progetto di Codice dei Crimini internazionali, in attuazione dello Statuto della Corte penale internazionale, col fine specifico di «garantire il compiuto adempimento degli obblighi internazionali assunti, in particolare mediante I’adattamento nel diritto interno della materia dei crimini internazionali». Fra i componenti della commissione, che dovrà predisporre la proposta entro il prossimo 30 maggio, risultano nominati i docenti emeriti Fausto Pocar di Diritto Internazionale all’Università di Milano e Francesco Palazzo di Diritto penale dell’Università di Firenze in qualità di presidenti e, inoltre, diversi rappresentanti del mondo accademico e della magistratura.

La nomina della commissione di esperti con il fine di scrivere un Codice dei crimini internazionali rientra nel solco del diritto transfrontaliero e alla luce dello Statuto di Roma, il trattato internazionale istitutivo della Corte penale internazionale firmato ventiquattro anni fa ed entrato in vigore nel 2002.

Proprio la ministra della Giustizia Marta Cartabia, in riunione nei giorni scorsi a L’Aja con gli omologhi dei Paesi che sostengono l’iniziativa della Corte penale internazionale, ha evidenziato che «nel mezzo dei conflitti più duri, quando c’è il fragore delle armi, non deve essere silente il diritto». «È fondamentale testimoniare l’importanza della forza della legge, della forza del diritto e quindi dare un supporto alla Corte penale internazionale che può svolgere un ruolo molto importante in questi conflitti internazionali» ha aggiunto la Guardiasigilli.

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